Valguarnera. Il sindaco Leanza nomina il nuovo assessore, in sostituzione dell’ex vicesindaco Caltagirone dimessosi giorni fa. Si tratta di un giovane neofita della politica, Giuseppe Profeta, di 33 anni, laureato in ingegneria delle telecomunicazioni ed insegnante presso una scuola superiore della provincia. Le deleghe che gli verranno assegnate sono: solidarietà sociale, attività produttive, servizi informatici, sport e spettacolo. Tra gli obiettivi del neo assessore la realizzazione delle zone a libero accesso internet (Wi Fi zone) per consentire a tutti di usare il sistema per incentivare un rapporto diretto tra le istituzioni e i cittadini nonché di instaurare un rapporto di collaborazione fattiva con il tessuto produttivo locale. Nel motivare la scelta il sindaco ha fatto sapere che essa è stata prima verificata col resto della giunta ed è in linea con quanto espresso da una parte del consiglio comunale che ha chiesto sempre a gran voce di incentivare un forte ricambio generazionale per rilanciare l’azione amministrativa. Il puzzle però ancora non è completo in quanto resta da coprire un altro assessorato rimasto da tempo vacante e procedere in seguito alla sostituzione dell’assessore al Bilancio Guerrera che in più occasioni ha manifestato la volontà di lasciare l’incarico. Ma il nodo più difficile da sciogliere per il sindaco, rimane il rapporto col consiglio comunale sempre più nella bufera, in particolar modo con quel che rimane della sua parte. Infatti proprio nei giorni il suo capo gruppo in consiglio Giuseppe Speranza, approdato alla formazione di Crocetta il Megafono, ha dichiarato di aspettarsi che il sindaco portasse subito in consiglio un nuovo progetto politico, visto che quello nato con la sua elezione è fallito. A rimarcare la dose il portavoce sempre del megafono Lorenzo Scarlata, dicendo che da questo momento il nuovo movimento si erigerà a baluardo degli interessi della collettività per impedire che venissero consumati atti politici deleteri per il futuro del paese. Sul dibattito in corso per l’opposizione non poteva mancare il capogruppo del Pds Enrico Scozzarella, ribadendo che il sindaco, per sua stessa ammissione, non ha più una maggioranza in consiglio e, tra l’altro, non riconosce più l’autorevolezza politica dei partiti presenti: “a questo punto mi corre l’obbligo – conclude Scozzarella- che a tale presa di posizione del sindaco, le forze politiche ne prendano coscienza, perché in assenza di un coinvolgimento politico dei partiti, l’atto consequenziale è la mozione di sfiducia”.
Rino Caltagirone