Sembra proprio che l’ospedale di Leonforte “Ferro Branciforte Capra“ chiuda! Di questo si è discusso nel Consiglio Comunale di Assoro, a darne la notizia il delegato Provinciale Assoconsumatori e Consigliere comunale, Pippo Bruno che afferma: “Grazie a certa politica il nosocomio che serviva un bacino di 40.000 cittadini verrà smantellato. Verranno chiusi i vari reparti e non resterà neanche il pronto soccorso, il tutto grazie a chi garantiva il proprio impegno per il mantenimento della struttura in campagna elettorale, poi…….? La politica tutta ne esce sconfitta perché non si è guardato agli interessi dei cittadini ma si è cercato, in una logica assurda ed inconcludente al mantenimento di piccoli interessi di bottega o addirittura campanilistici. Dal 1° aprile, sembra, in un tragico scherzo, per una logica economica sarà eliminata quella struttura ospedaliera vanto delle realtà di Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira e Regalbuto. Già il 20 novembre 2008, come associazione di utenti, ponevamo come prioritario per le quattro realtà ospedaliere provinciali, nell’ambito del piano “Soien”, una struttura di pronto soccorso efficiente ed attrezzata di tutto punto che permettesse un primo pronto intervento tendente alla stabilizzazione dei pazienti per poi effettuare uno spostamento per degenza in altri nosocomi provinciali o extraprovinciali. C’era una logica mirante a compendiare la necessità dei tagli economici, inevitabili, con le esigenze indifferibili della salvezza della vita. Ma la miopia portava a non curare questo aspetto nell’utopica speranza che poi i problemi si risolvono e la struttura con tutti i reparti restassero, dimostrando di non capire il momento storico, economico e politico che stiamo attraversando che richiede sacrifici. Ma i sacrifici non possono essere chiesti solo alle realtà povere e poco rappresentate nei palazzi del potere; occorre un interscambio solidale che possa permettere di andare avanti tutti insieme, in un’azione vera di solidarietà e civiltà. Certamente è ormai impensabile poter ipotizzare la salvezza dei vari reparti, ma ogni azione democratica va intrapresa al fine di poter salvare un pronto soccorso h24 efficiente che possa essere presidio di vita in un territorio povero, dove la viabilità è fatiscente e non aiuta un rapido intervento che può salvare la vita”. L’Assoconsumatori – conclude Bruno – con la propria struttura organizzativa è a disposizione delle collettività per ogni azione tesa all’ipotesi di un mantenimento di quel primo soccorso che può salvarci la vita e che tutti meritiamo.