Leonforte. Irregolarità Villa Gussio: tutti prosciolti per prescrizione dei reati
Enna-Cronaca - 09/03/2013
Leonforte. Prescritti i reati di truffa, quelli fiscali, contabili e di false fatturazioni nella vicenda legata alla realizzazione del resort di lusso “Villa Gussio”. Il Gup del Tribunale di Nicosia Stefano Zammuto ha prosciolto i 7 indagati, dichiarando il non luogo a procedere per sopravvenuta prescrizione. Escono così dalla vicenda Salvatore Gagliano, difeso dall’avvocato Ones Benintende, Silvestro Polizzi e Luigi Longo, difesi dall’avv. Angelo Vicari, Gaetano Barbaraci difeso dall’avv. Gabriele Cantaro che con l’avv. Matteo Conte difende anche la società “Gussio service” nella persona del legale rappresentante Carlo Di Marco; prosciolti infine Francesco Gagliano difeso dall’avv. Giuseppe Greco e Giuseppe Degno, difeso dall’avv. Mascali. Solo Barbaraci, Salvatore e Francesco Gagliano dovranno rispondere di alcune violazioni fiscali che sarebbero state commesse successivamente a quelle cadute in prescrizione. Il colpo di scena sulla prescrizione anche del reato di truffa aggravata è arrivato dopo la requisitoria dell’avv. Vicari che ha sostenuto come questo se ci fu, venne consumato con la riscossione dell’ultima trance del finanziamento ottenuto con la legge 488, che venne incassato nel 2005. La Procura di Nicosia che ha coordinato le indagini aveva invece indicato la commissione della truffa tra il 2004 e l’ottobre del 2006. Il Gup ha invece accolto la tesi della difesa secondo la quale la truffa si è formalizzata nel momento in cui sono stati riscossi i contributi e quindi nel 2005, come tra l’altro attestato dai documenti bancari prodotti dai quali si evincono le date di accreditamento dei fondi concessi.
Il Gup Zammuto ha ordinato il dissequestro del resort Villa Gussio per il quale erano scattati i sigilli nel dicembre del 2011 e l’immediata restituzione della struttura e di quanto sottoposto a sequestro preventivo alla curatela fallimentare della Gussio Service Srl. La struttura di ricezione alberghiera è purtroppo fallita nel 2012 con dichiarazione del tribunale di Nicosia, ma adesso tornerà nella disponibilità del curatore fallimentare che dovrà provvedere agli atti a tutela dei creditori e che porteranno alla vendita all’asta del Resort.
Secondo le accuse, grazie ad un meccanismo di false fatture sarebbe stata consumata una truffa per circa 6 milioni di euro che vennero concessi in tre trance dal ministero per le Attività produttive nell’ambito di un finanziamento con la legge 488, per l’ampliamento della struttura. L’evasione fiscale sarebbe stata messa in atto affidando i lavori alla ditta individuale riconducibile ad uno degli indagati che ha rivestito cariche nella società “Gussio service” con false fatture per opere non realizzate. I fatti sono stati ritenuti comunque prescritti, perché sarebbero stati commessi in un periodo compreso tra il 2004 ed il 2005.