Valguarnera dagli altari alla polvere nel giro di un decennio

Valguarnera. Dagli altari alla polvere nel giro di un decennio. Prima la Dalcos nel 2001, poi L’Habitus nel 2007, oggi anche l’ultimo baluardo industriale che ha inorgoglito il paese e la Sicilia rischia di frantumarsi. Parliamo della Giudice Spa, l’industria manifatturiera locale con una ottantina di maestranze più una quarantina nell’indotto, che da diversi lustri ha confezionato abiti da uomo per businessman e persone qualsiasi di tutti i continenti. Una della pochissime aziende siciliane serie che ha fatturato milioni di euro e riuscita a resistere sino ad oggi alla scossa della grande crisi del settore, esportando in tutte le parti del mondo: A Singapore, ad Hong Hong, Londra, Parigi, Mosca, New York, Sidney. L’anno scorso era riuscita a vestire perfino il mitico Real Madrid, la squadra di calcio più famosa al mondo. Ora la crisi, la forte crisi, che rischia di chiudere battente e mettere in ginocchio la fragile economia del paese e non solo. Da qualche giorno molti suoi dipendenti sono stati messi in ferie d’ufficio e chissà mai se e quando riprenderanno. Venerdì ad Enna nel primo pomeriggio ci sarà un primo incontro con le parti sociali per decidere le sorti dei lavoratori. Si parla di Cassa integrazione ordinaria di 13 settimane prorogabile per altre 13. Intanto l’azienda attraverso la sua sede legale invia un comunicato stampa nel quale si mostra ottimista: “L’Azienda è stata scossa dalla crisi che ha colpito l’economia nazionale ed, in particolare, il settore tessile. Nonostante l’inizio della crisi sia risalente a qualche anno fa, Giudice S.p.A., grazie alla qualità del suo prodotto ed alla serietà delle proprie politiche, è riuscita a rimandare nel tempo gli effetti negativi, salvaguardando occupazione e salari. Oggi, il calo di commesse, nazionali ed internazionali, e la notevole contrazione delle vendite, hanno inevitabilmente pregiudicato l’attività di produzione. Questi sono eventi estranei e non imputabili all’Azienda In tale contesto, però, Giudice S.p.A. ha continuato a preoccuparsi delle sorti dei propri dipendenti, favorendo laddove possibile il ricorso ad ogni strumento di tutela dei propri lavoratori, attivandosi a tal fine per il riconoscimento degli ammortizzatori sociali. In questa ottica –continua il comunicato- proprio per venerdì 22 febbraio p.v., alle ore 15:00, risulta indetta riunione con i sindacati maggiormente rappresentativi del settore, per discutere e concordare percorsi che permettano di attenuare il momento di crisi. L’Azienda tiene a precisare altresì, che non è abituata a sottrarsi agli obblighi derivanti dal ruolo che gli è proprio e che da oltre 40 anni ricopre come punto di riferimento per l’intero indotto economico dell’ennese. Giudice S.p.A. è convinta che anche in questo momento saprà far fronte alle difficoltà e auspica la collaborazione di tutte le parti sociali per raggiungere il riscatto economico da tutti auspicato.

Rino Caltagirone

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