Calascibetta: Settimana Santa
Calascibetta - 03/02/2013
Le celebrazioni della settimana santa nel centro xibetano iniziano la Domenica delle Palme con l’entrata di Gesù a Gerusalemme detta: “U Signuruzzu da rama ‘a liva”. La confraternita di M. S.S. dell’Itria sceglie tra i figli maschi dei confrati, un bambino che non abbia ancora superato i sei anni che interpreta la figura di Gesù Cristo. Alle ore nove comincia la “vestizione” del bambino in presenza dei dodici Apostoli che indossano costumi tradizionali: tunica bianca e una larga fascia rossa con il nome dell’apostolo. Terminata la vestizione il bambino viene messo in groppa all’asinello che percorre le vie della città in processione, vivacizzata da un pubblico numeroso fatto di bambini in festa con rami di ulivo e di palme. Nella Chiesa Madre viene celebrata la S.Messa.
Il venerdì Santo nel pomeriggio le varie confraternite, ognuna nella propria chiesa, assistono alla funzione della “adorazione della croce” e subito dopo si preparano alla solenne processione.
Nella chiesa di S. Giuseppe l’associazione dell’Addolorata aspetta la confraternita Cuore di Gesù di S. Antonio Abate, M.SS. del Carmelo , insieme sfilano fino alla chiesa dell’Itria con il fercolo dell’Addolorata dove li attende l’associazione Cavalieri di Cristo Morto la confraternita dell’Itria e S. Antonio di Padova che con l’urna del Cristo morto, una grande Croce e un grosso cero si muovono lentamente in una processione, nella fioca luce delle torce a vento, solenne silenziosa e ordinata per le vie della città.
La Domenica di Pasqua la congregazione dell’Itria insieme all’associazione S. Antonio di Padova scendono in processione con la bella statua del Cristo Risorto in piazza Umberto I° , lasciata la statua del Cristo sul sagrato della Chiesa del Carmelo , le confraternite proseguono la processione fino alla Chiesa di S. Antonio ove sta ad attendere la confraternita Cuore di Gesù che presa la statua della Madonna con il manto nero si spostano tutti in processione verso la piazza Umberto I° per ” ‘u ncuntru”.
Tutti i partecipanti comprese le confraternite, si dispongono in doppia fila lasciando al centro un corridoio vuoto ed appena le due statue si vedono in lontananza viene fatto scivolare di colpo il manto nero della Madonna; le due statue, portate a spalla, dopo una corsa veloce si fanno incontrare al centro della piazza al suono dell’inno pontificio della banda cittadina movendosi simultaneamente in alto e in basso in segno di benedizione per poi sfilare in processione fino alla chiesa Madre dove viene celebrata la santa Messa di Pasqua.
La Domenica successiva nel pomeriggio avviene “a Spartenza”, la Madonna, dalla chiesa Madre, dopo una serie di movimenti commoventi lascia il Cristo Risorto per ritornare accompagnata dalle confraternite nella chiesa di S. Antonio.
Dolce tipico ” ‘u picuriddu” (agnello) e ” ‘a serafina”: dolci tradizionali di Pasqua che contengono un uovo sodo ricoperto di pasta dolce friabile e che viene modellata a forma di agnello. Per l’occasione della Pasqua in Piazza “Umberto I” si distribuiscono uova pasquali colorate a tutti i partecipanti.
Alda Leonora