Il Fatto Quotidiano dedica l’apertura della prima pagina al sen. Crisafulli che presenta nuova querela


La battaglia di Arnone contro il senatore Crisafulli continua. Oggi il Fatto Quotidiano in edicola dedica l’apertura della prima pagina a Crisafulli. Il titolo è: “Dossier Crisafulli. Candidare quest’uomo?” nel sottotitolo viene pubblicata la seguente indiscrezione: “..dopo l’incontro con il boss di Enna nuovi filmati e intercettazioni su appalti pilotati e minacce a funzionari onesti. E l’Arma dei Carabinieri chiedeva addirittura il suo arresto. Ma a Bersani basta l’autocertificazione di illibatezza”.

A Crisafulli viene anche interamente dedicata pagina 2 e in parte pagine 3.

Il titolo di pagina 2 parla da solo: “Mirello Crisafulli: così pilota gli appalti e minaccia gli onesti, nel 2008 i Carabinieri chiesero persino il suo arresto e un rapporto descrive il sistema di potere e le connivenze del vincitore delle primarie di Enna”
L’iniziativa di Arnone è dirompente e clamorosa, prima innanzi casa di Pietro Grasso a Palermo, e poi soprattutto a Roma, innanzi la sede della Direzione Nazionale del PD in riunione, innanzi a decine di giornalisti di tutta Italia.

Mirello Crisafulli, rappresentante di primo piano del Partito Democratico in provincia di Enna sostanzialmente “salta” dal Senato alla Camera dei Deputati, andando ad occupare la settima posizione che gli dovrebbe consentire la rielezione, in quanto alla Camera nella Sicilia Orientale il partito Democratico dovrebbe poter eleggere da 9 a 10 deputati, quindi Crisafulli sarebbe garantito dalla posizione che occupa. E’ sicuramente una sorpresa in quanto era stato garantito più volte che Mirello Crisafulli sarebbe stato il terzo nella lista del Senato, anche questo posto garantito.



Il Sen. Vladimiro Crisafulli in riferimento a quanto pubblicato in data odierna dal giornale “Il Fatto Quotidiano” comunica di aver dato mandato ai propri legali di avviare un’ulteriore azione legale nei confronti dell’autore dell’articolo e del Direttore Responsabile della testata nazionale “Il Fatto Quotidiano” per la reiterata diffamazione a mezzo stampa e le gravi calunnie contenute, in ultimo, nell’articolo dal titolo “Mirello Crisafulli così pilota gli appalti e minaccia gli onesti”. “Il contenuto di quest’ultimo articolo – spiega il Sen. Crisafulli – altro non è che un’accozzaglia di notizie, la maggior parte delle quali non riconducibili alla mia persona, né ad indagini o a informative che mi riguardano o che mi abbiano mai riguardato, e del cui contenuto non sono a conoscenza”. “Stupisce, piuttosto, il fatto che l’estensore dell’articolo – continua Crisafulli – risulti essere in possesso del contenuto di intercettazioni che, su disposizione della Procura competente sono state distrutte dinanzi al GIP. E’ un fatto inquietante sul quale sarà necessario fare piena luce”. “L’articolo in questione è solo l’ultimo di una calunniosa campagna stampa, altamente lesiva della mia immagine personale e politica, condotta nei miei confronti – conclude il parlamentare ennese – basata su vicende, lo ribadisco, alle quali sono del tutto estraneo e su un unico procedimento che mi riguarda, ma che attiene ad un intervento fatto dalla Provincia Regionale di Enna, su una Regia Trazzera che collega due strade statali, che non finisce assolutamente davanti alla mia abitazione e che è quotidianamente utilizzata da decine di famiglie che abitano lungo il suo tracciato. Peraltro ho già avuto modo di chiarire tutto ciò nel corso del dibattimento e sono fiducioso in una positivo epilogo di questa vicenda”.


Da Live Sicilia:
Il Fatto Quotidiano contro Mirello. Il giornale del duo Padellaro – Travaglio spara in prima pagina Vladimiro Crisafull, plenipotenziario Pd a Enna (e non solo). Poi spara una domanda-sentenza: “Si può candidare?”.
Da giorni lo avevano messo nel mirino, ma oggi il Fatto quotidiano alza il tiro, dedicando la sua prima prima pagina a un dossier su Mirello Crisafulli e titolando “Candidare quest’uomo?”. Un attacco durissimo, quello del quotidiano diretto da Antonio Padellaro al senatore di Enna, vincitore delle primarie e ricandidato dal Pd alle Politiche del 24 e 25 febbraio.

Il quotidiano pubblica un vecchio rapporto dei carabinieri (risale a cinque anni fa) sul politico, attualmente indagato per abuso d’ufficio insieme a due dipendenti della Provincia di Enna. Da un’informativa dei militari dell’Arma, racconta il Fatto, emergeva che nel 2005 Crisafulli avrebbe fatto pavimentare, a spese della Provincia, una strada comunale che conduceva alla sua villa, vicenda per la quale Crisafulli è stato rinviato a giudizio. L’anno successivo, scrive oggi il quotidiano, i carabinieri richiesero persino il suo arresto, attraverso una nota destinata al pm di Enna Marcello Cozzolino, per l’ipotesi di un reato come l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e alla turbativa delle gare. Ma lo stesso quotidiano aggiunge che in quella circostanza il pm non solo non aveva richiesto l’arresto ma aveva archiviato l’indagine. In quel rapporto, si legge a pagina 2 del quotidiano, veniva descritto “il sistema di potere e le connivenze del vincitore delle primarie a Enna”.
Pochi giorni fa, Crisafulli ha annunciato un’azione legale per diffamazione nei confronti del Fatto: “La campagna di stampa nei miei confronti – ha scritto il senatore in un comunicato – assomiglia molto da vicino alla condotta di uno stalking che perseguita la propria vittima con cieco accanimento. Non posso consentire che la mia dignità personale e politica venga messa in discussione con argomentazioni altamente lesive e prive di qualsiasi fondamento”.
Il comunicato datato 5 gennaio non ha fermato il Fatto che non risparmia critiche neppure al leader del Pd Pierluigi Bersani e al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Il giornale infatti sottolinea che il Pd chiederà solo un’autocertificazione di “illibatezza” ai candidati. Spetterà alla Commissione di garanzia la verifica successiva.

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redazione-vivienna