Valguarnera. Evitato in extremis lo scioglimento del Consiglio comunale. Il bilancio di previsione 2012 passa in Aula proprio l’ultimo giorno utile, con i voti determinanti dell’opposizione. Sono stati tre consiglieri del PD e due di “Voce democratica” a lanciare la ciambella di salvataggio alla Giunta Leanza, considerato che in aula in quel momento la maggioranza era composta da soli tre consiglieri: il presidente del consiglio Giuseppe Arcuria, Giuseppe Speranza e Salvatore Gangemi. Alla fine il documento è passato con 8 voti, tre della maggioranza e cinque dell’opposizione, mentre Enrico Scozzarella (Pds) ha votato contro. Ed è stato un calvario il voto finale in virtù del fatto che altre due sedute quella del 28 e l’altra del 29 erano andate a vuoto per mancanza di numeri da parte della maggioranza. I consiglieri infatti fedeli alla Giunta Leanza sono rimasti solo in cinque (due ieri erano assenti), gli altri quattro eletti nella sua lista, hanno preso da tempo le distanze costituendosi in gruppo autonomo. “Leanza –ha commentato il capogruppo del PD Alfonso Trovato- è consapevole di non avere più una maggioranza, ma ancora non ne trae le dovute conseguenze per azzerare la giunta ed avviare una fase nuova. Noi abbiamo votato il bilancio di previsione, non per paura di andare a casa come sostenuto da qualcuno, ma per spirito di responsabilità nel confronti della città così come abbiamo fatto anche in occasione dell’approvazione del piano finanziario.”. Leanza poco prima nel suo intervento in Consiglio, nel segnalare le difficoltà dell’Ente per la nota crisi finanziaria che ne ha ridotto notevolmente le possibilità di realizzare quanto programmato e promesso durante la campagna elettorale, ha preannunciato una nuova fase politico- gestionale che veda impegnati nuovi soggetti, con particolare riferimento ad elementi dei gruppi presenti in Consiglio comunale, a forze produttive del paese, a professionisti ed a giovani per superare in un clima di concordia le difficoltà dell’Ente.”Sentiamo forte il dovere –aveva aggiunto- di completare il nostro mandato, lasciando a chi verrà dopo una situazione più tranquilla”. L’unico che ha votato contro è stato l’esponente Pds Enrico Scozzarella che aveva condizionato il suo voto favorevole all’impegno solenne da parte della Giunta e del Consiglio di ridurre l’Imu, l’addizionale irpef e di restituire le quote sulle acque reflue: “avendo riscontrato che l’invito non è stato raccolto e che sono stati disattesi gli atti di indirizzo in tal senso, ho votato contro”, ha dichiarato.
Rino Caltagirone