“Non ci sono state aggressioni verbali o fisiche”. Esordiscono così gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Enna accusati nei giorni scorsi da Giuseppe Giuffrida di Troina di essere stato inseguito e aggredito. Dopo le esternazioni di Giuffrida arriva la smentita del gruppo ennese del M5S in merito ai fatti dello scorso 17 dicembre: “In questa data, infatti, – replicano i componenti del M5S di Enna – Giuseppe Fausto Giuffrida di Troina, si recava, senza alcun invito e senza aver informato chi di dovere, sotto l’abitazione di un’attivista del comune ennese con la precisa intenzione di recuperare il video di una riunione provinciale tenutasi pochi giorni prima”. Il video chiesto da Giuffrida, sostengono gli attivista del M5S, non era più in possesso della ragazza che invitò Giuffrida a desistere dalle sue attenzioni.
Secondo loro versione “Giuffrida ha quindi iniziato ad urlare e ad inveire contro chiunque si mostrasse in disaccordo con il suo punto di vista; si è letteralmente piazzato sotto la casa dell’attivista affermando che se ne sarebbe andato solo con il video in questione. Inutili i tentativi di altri attivisti del movimento che sono intervenuti per far calmare le acque, senza, ci sembra anche superfluo sottolinearlo, utilizzare aggressioni verbali o fisiche, ma essendo loro stessi più volte insultati da Giuffrida”. Per gli attivisti ennesi non corrispondono al vero le sue dichiarazioni secondo il quale “Giuffrida afferma che sia stato picchiato e che la sua automobile abbia subito dei danni; gli stessi carabinieri, intervenuti durante la notte, non hanno riscontrato percosse o danneggiamenti né a Giuffrida, né alla sua autovettura”. I responsabile del Movimento5Stelle di Enna hanno inoltre sottolineato che “nessun gruppo è stato autorizzato all’uso del simbolo a Troina “e quindi il signor Giuffrida non può in alcun modo dichiararsi quale rappresentante di un gruppo MoVimento 5 Stelle”.
