Valguarnera salta a dopo le feste la protesta contro l’amministrazione
Valguarnera - 24/12/2012
Valguarnera. E’ stata rinviata a dopo le feste natalizie la protesta che alcune associazioni di categoria e commercianti avevano deciso di inscenare venerdì scorso abbassando le saracinesche, per protestare contro le istituzioni comunali, rei di aver innalzato al massimo le imposte Imu e addizionale irpef, rispettivamente al 10,60% e allo, 0,8%. Qualcuna di queste associazioni, a quanto pare, non era d’accordo che si facesse in prossimità delle feste. “Nei prossimi giorni –scrive in una nota- il Comitato cittadino, si tenterà di definire in modo unitario un comitato di lotta che includa tutte le organizzazioni sindacali in modo da definire le iniziative pubbliche da attuare ed elaborare una piattaforma da sottoporre agli organi istituzionali locali e al Governo regionale”. Viene messo in rilievo come siano sorte parecchie lamentele da parte dei contribuenti locali soprattutto dai proprietari di immobili destinati alla 2^ abitazione, di immobili dati in comodato gratuito ai familiari e di immobili destinati ad attività commerciali ed industriali, che per volere della Giunta e ratificato da soli 4 consiglieri comunali su 15, hanno deciso l’aliquota massima prevista dalla legge. “A tutto ciò con lo stesso atto, hanno deliberato l’incremento dell’addizionale irpef dallo 0,3% allo 0,8% che inciderà sul conguaglio di stipendi e pensioni nel 2013, per non parlare della eliminazione della quota a carico del Comune per il servizio rifiuti di 142 mila euro che adesso inciderà sulla tasca dei cittadini.” E’ stato ricordato pure, il notevole contributo per le spese di trasporto che i genitori degli studenti degli istituti superiori stanno sopportando dall’inizio dell’anno scolastico nonché il blocco della refezione scolastica nelle scuole materne. “Per tutte queste ragioni occorre rispondere con l’organizzazione civile e democratica della protesta, accompagnata da una proposta che apra una prospettiva in termini di rilancio dell’economia locale”.
Rino Caltagirone