Enna. Battaglia di perizie in tribunale sui beni del presunto boss Salvatore Seminara
Enna-Cronaca - 21/12/2012
Battaglia di perizie in tribunale sui beni di Salvatore Seminara, l’allevatore di Mirabella Imbaccari ritenuto l’ultimo dei boss provinciali ennesi. Sul presunto “tesoro” di zio Turiddu è scontro aperto, meno di mezzo milione di euro che secondo la Dia e i carabinieri avrebbe acquisito con i proventi di attività illecite. Secondo la difesa, non è vero niente e quei soldi sono frutto del suo lavoro di imprenditore agricolo. Per più di tre ore sono stati interrogati i periti nominati dal presidente del tribunale collegiale Elisabetta Mazza, che deciderà assieme ai giudici a latere Andrea Salvatore Romito e Calogero Commandatore sulla richiesta di confisca, avanzata dal pm Roberto Condorelli; e sulla richiesta di dissequestro formalizzata invece dal difensore di Seminara, l’avvocato Francesco Azzolina del foro di Enna. Le conclusioni però sono in programma il 6 febbraio.
Secondo l’accusa, le imprese di zio Turi costavano troppo e avevano perdite che, anno dopo anno, non sarebbero state compatibili con l’assenza di altre “entrate”, lasciando a intendere per l’appunto che si tratta di un patrimonio acquisito illegalmente. La difesa, invece, sostiene che gli esperti non avrebbero tenuto conto del “lavoro di Seminara e dei suoi familiari”, considerando nel calcolo delle uscite una voce in più, quella relativa al lavoro dei campi, che in realtà la famiglia ammortizzava lavorandoci personalmente. Seminara, ha fatto presente il legale, faceva il pastore. Sono state sequestrate proprietà immobiliari, allevamenti e terreni fra Piazza Armerina e Mirabella Imbaccari.
Il presunto boss ha assistito all’udienza da dietro un monitor, collegato in videoconferenza dal penitenziario dove è detenuto al 41 bis, il cosiddetto “carcere duro” per i capimafia.
A Seminara non sono mai state contestate estorsioni o richieste di pizzo, non aveva precedenti ed è stato condannato a 8 anni per associazione mafiosa aggravata, con una sentenza che ancora deve passare al vaglio della Cassazione.