Enna Calcio. Obiettivo vittoria con la Scommettendo; intanto Cannarozzo si ostina a non mollare

Dopo l’entusiasmante vittoria contro il Real Santa Venerina per l’Enna c’è la possibilità del bis, ma attenzione a non prendere sottogamba l’impegna perchè la Scommettendo, squadra ai piedi dell’Etna, pur essendo ultima pare stia dando segnali di ripresa. L’Enna, dal canto suo, si presenta forte di un 5-1 conquistato nel turno infrasettimanale e se dal tecnico Vittorio Privitera giungono segnali confortanti, lo stesso non può dirsi sul fronte societario perchè Peppino Cannarozzo non vuole ancora decidersi a mollare le armi e cedere la società a Gaetano Spitale che, forte di un impegno sulla parola, ha già iniziato a risollevare dalle macerie la società. Per giorni Cannarozzo ha evitato d’incontrare la controparte e quando è stato messo alle strette ha presentato condizioni che nelle precedenti riunioni non erano state dette. È questa la versione del gruppo vicino a Spitale che, ieri sera, è arrivato ad Enna insieme al tecnico Privitera e ad Emanuele Scopazzo per parlare con Cannarozzo e Paolo Colianni il quale aveva assunto un personale impegno affinchè la società passasse a Spitale. Ma ciò non è successo ed allora i dirigenti gialloverdi hanno chiesto di approfondire la situazione che rischia di essere più che traumatica per l’Enna perchè Spitale ne ha le scatole piene di questo continuo tira e molla di Cannarozzo che se non vedrà realizzate le sue personali proposte non passerà la mano preferendo che l’Enna muoia. È questa la teoria degli attuali dirigenti gialloverdi che, all’onor del vero, le stanno tentando tutte. Va dato atto che Spitale, Scopazzo ed anche il tecnico Vittorio Privitera – che ha preso a cuore le sorti dell’Enna – stanno facendo di tutto per salvare la società, ma di fronte stanno trovando un muro insormontabile. In tutta questa confusione l’allenatore cerca pure di tenere compatto lo spogliatoio ed oggi il presidente “in pectore” Spitale ha fatto un altro sacrificio “perchè perdere tre punti alla nostra portata sarebbe un peccato” ha detto il dirigente. Ne è convinto anche Privitera: “Oggi (ieri per chi legge) c’era l’ultimatum, ma non ce la sentiamo di mancare all’appuntamento, non so con quanti e quali giocatori saremo in campo, ma giocheremo. Però – dice ancora Privitera – credo che Enna debba dare una mano affinchè la società si risollevi perchè l’Enna non può morire così. Noi l’impegno lo stiamo mettendo tutto, ma purtroppo non dipende solo da noi”. Per novanta minuti l’attenzione sarà tutta sul campo, ma dopo il triplice fischio dovrà arrivare una schiarita sul futuro dell’Enna e chiarire una volta per tutte quali sono gli ostacoli che frenano la svolta gialloverde e sembra che ci sia tutta la volontà di dire qual è la verità ostativa al rilancio dell’Enna Calcio affinchè ognuno per le proprie competenze si assuma le responsabilità e si metta così un punto sulla situazione, che essa sia positiva o negativa, ma è ormai giunto il momento di finirla con un tira e molla che ha stancato tutti.