Enna. Il Consiglio Regionale del Coni e quello provinciale, in vista delle elezioni regionali, ha stilato un documento sulla situazione che attraversa il mondo dello sport siciliano, da sottoporre all’attenzione del governo della Regione Sicilia nel prossimo quinquennio. “La prima considerazione – dichiara Roberto Pregadio, presidente provinciale del Coni – va fatta su quella che è ritenuta una scarsa attenzione nei confronti del mondo sportivo, chiaramente testimoniata dai drastici tagli effettuati nella stesura della finanziaria di quest’anno, nella quale le somme destinate allo sport sono state ridotte del 60/70% rispetto al 10/20% dei tagli effettuati negli altri comparti. Questo ha comportato una riduzione sostanziale di società che partecipano a campionato nazionale”. A supporto della validità delle rimostranze del mondo sportivo siciliano, si possono citare alcuni dati pubblicati di recente in uno studio della “Diste Consulting” e della “Fondazione Centro Ricerche Economiche Angelo Curella” di Palermo; studio che si è soffermato in particolare sulla relazione tra sport e ricchezza generata dallo stesso all’interno della Regione Sicilia. Lo sport, oltre ad essere il terzo pilastro educativo insieme alla famiglia ed alla scuola, è un tesoro nascosto che rappresenta il 3% del P.I.L.
Lo sport è la più ramificata ed ampia rete di aggregazione sociale e culturale esistente in Italia, dove si conta un punto sportivo ogni 631 abitanti, superiore, ad esempio, alla rete delle tabaccherie, alle panetterie, alle banche, alle chiese, etc.
In Sicilia ci sono circa 100.000 occupati nello sport; 2,2 miliardi di euro è la spesa per l’acquisto di beni e servizi sportivi; 350 milioni di euro vengono incamerati in tasse sullo sport dall’amministrazione pubblica; 400 milioni di euro la spesa imputabile a patologie legate all’obesità, al netto dei costi umani in termini di malattie, decessi ed accorciamento della vita media e di quelli psicologici; 37,8% di sovrappeso in Sicilia (Italia 35,6% – Lombardia 31,4%); 10,7% di obesità in Sicilia (Italia 10,3% – Liguria 7,8%); 31,7% di sovrappeso infantile 6/17 anni in Sicilia (Italia 26,2% – Liguria 16,5%)
Il sistema scolastico non ha ancora compreso la valenza sociale e valoriale dello sport e presenta lacune ed insufficienze nell’impiantistica e nell’accoglienza sportiva della disabilità, solo una palestra su 5 ha eliminato le barriere architettoniche. Un’ora al giorno di attività motoria potrebbe diminuire di molto la percentuale di sovrappeso dei bambini (futuri adulti). Estendere l’attività motoria a tutti gli alunni della scuola primaria costerebbe soltanto 8 milioni di euro e porterebbe, nel tempo, a risparmiare parecchie centinaia di milioni di euro. A fronte delle suddette cifre la Regione Siciliana ha previsto per lo sport (legge 8/78) soltanto 3,7 milioni di euro (8,5 milioni nel 2011, oltre 11 milioni nel 2010). Se si valutano i numeri percentuali del territorio della Provincia di Enna riscontriamo una situazione, se mai fosse possibile, ancora più deprimente rispetto alle medie dell’isola. Per questo motivo, il Consiglio Provinciale del Coni, facendo proprio il documento regionale, mette in evidenza pochi ma importanti punti di intervento richiesti in favore del mondo dello sport; in particolare:programmare un reale adeguamento dell’impiantistica sportiva regionale alle esigenze della sempre crescente domanda di sport definendo i percorsi o finanziando, ad esempio, i progetti esistenti sull’impiantistica sportiva perché vedano finalmente la luce e prevedendo un rilancio dell’impiantistica sportiva di base, tanto utile alla sana crescita dell’individuo; attenzionare il settore delle sport dei diversamente abili, prevedendo interventi in favore del CIP e delle associazioni sportive ad esso affiliate per progetti di assoluta validità sociale, coinvolgendo l’Assessorato competente; confermare l’impegno in favore dello sport nella scuola, attraverso un finanziamento del progetto nazionale di Alfabetizzazione Motoria; intervenire in favore della promozione dello sport per tutti, della salute e di corretti stili di vita, nonché della tutela sanitaria delle attività sportive attraverso un finanziamento di progetti predisposti e concordati con il mondo sportivo;coinvolgere tutti gli assessorati nel sistema di sostegno del mondo sportivo, infatti è facile comprendere come sarebbe utile una programmazione che coinvolga il settore sportivo, turistico, della salute, della formazione e dell’agricoltura che, grazie alle varie discipline praticabili in ambiente naturale, potrebbe inserirsi in un percorso virtuoso di miglioramento degli stili di vita.