Cgil Enna: abbassare gli affitti
* Enti-Associazioni-Sindacati - 25/10/2012
Enna. Il problema casa è diventata una questione difficile anche per la provincia ennese, dove gli affitti sono troppo cari e sono quasi uguali alle grandi città, mentre all’orizzonte non sono previste costruzioni di alloggi popolari. È per questo motivo che i rappresentati dei sindacati degli inquilini e dei proprietari utenti hanno organizzato una manifestazione davanti la Prefettura di Enna per dare voce a quelle famiglie che non possono accollarsi anche il sacrificio di perdere la casa. La crisi economica ha determinato anche la crisi del lavoro, e sta portando in tutto il territorio ad una sofferenza enorme per molte famiglie, che stanno cercando di adattarsi per potere fare fronte alla recessione; i sacrifici sono dolorosi ma vengono sopportati, i consumi calano, si consumano meno alimenti, si risparmia sull’abbigliamento, ma non si può tollerare la mancanza di un tetto. “E’ questo l’estremo sacrificio dichiara Luigi Scavuzzo della Cgil – senza la casa lo stesso nucleo della famiglia viene polverizzato. Sembra che anche l’ultimo baluardo che è il rifugio dell’uomo stia per essere messo a repentaglio”. Lo dicono le statistiche che hanno registrato un altissimo numero di sfratti esecutivi in tutto il paese. Naturalmente non è esente la provincia e il capoluogo, che assistono ad un aumento di famiglie incapaci di pagare l’affitto a fine del mese. A nulla serve il fatto che il capoluogo è enormemente affollato di alloggi. Sono, infatti, circa quarantamila gli alloggi presenti sul territorio a fronte di non oltre novemila cinquecento famiglie. Naturalmente vi sono altri inquilini che sono rappresentati da circa diecimila studenti universitari, che si concentrano alla fine in non più di 2500 alloggi per un totale di dodicimilacinquecento unità immobiliari. I sindacati sostengono che bisogna abbassare gli affitti, recuperare e realizzare nuovi alloggi popolari per fermare gli sfratti. La gente vorrebbe pagare l’affitto e arrivare alla fine del mese; avere un contratto regolare e detrarmi l’affitto dal reddito; non vivere con l’incubo dello sfratto; lasciare la casa dei genitori per averne una personale con un affitto che si possa pagare con il reddito; non aspettare invano una casa popolare; il sindaco di Enna rimetta finalmente in moto l’edilizia popolare pubblica con l’assegnazione delle aree di costruzione, la legalizzazione di tutte le assegnazioni di alloggi popolari, l’accatastamento e vendita degli alloggi riscattabili, il ripristino della legalità per l’edilizia convenzionata affidata ai privati.