“Si chiude, non si chiude. Forse verranno ridotte le ore giornaliere di apertura. No, rimarranno aperti tre giorni la settimana”. Uno stillicidio di voci e di notizie che giravano da tempo, che però non trovavano conferma presso le sedi preposte. Ora la scure di Poste Italiane pare che si voglia abbattere impietosa davvero su due dei tre uffici della provincia di Enna sui quali si vociferava che non rientrassero entro i limiti degli indicatori economici. Villapriolo e San Giorgio, frazioni dei comuni di Villarosa e Assoro (si salva la frazione di Villadoro del comune di Nicosia), in nome di una razionalizzazione, o come si dice oggi di una ‘spending review’, che per le Poste fa rima solo con taglio del personale e chiusura degli uffici periferici, sono incluse ufficialmente nel piano di riorganizzazione, dove è previsto che oltre mille uffici periferici di tutta Italia debbano chiudere. A sentire la Cisl-Poste si sopprimono “perchè considerati anti-economici” e purtroppo in questi tempi è l’economia, la finanza in genere, che decide per tutti; è a essa che bisogna sottostare. La funzione sociale che espleta un semplice sportello postale non conta, così come non conta che quel piccolo sportello per molti anziani, per le realtà artigianali, economiche e lavorative che caparbiamente ancora resistono nonostante la crisi, è un punto di riferimento, di certezza che sa di Stato al quale si possono affidare tranquillamente perfino i loro miseri risparmi. Eppure rischiano di chiudere lo stesso. San Giorgio –dice il vice sindaco Santo Bannò, che risiede proprio nella frazione assorina- è già penalizzata da quasi due anni in quanto l’ufficio postale non apre tutti giorni. Ora secondo la notizia che è stata data sabato scorso dal vostro quotidiano, pare che si voglia chiudere definitivamente. Mercoledì ne discuteremo in amministrazione per attivare tutte le iniziative più opportune per scongiurarne la chiusura definitiva. Per la nostra frazione che fa circa 850 abitanti e dista oltre 14 chilometri da Assoro sarebbe, così come lo è stato con la chiusura della guardia medica, un ulteriore grave disservizio”. Anche il sindaco di Villarosa, Franco Costanza, non intende aspettare a braccia conserte che la scure tagli alla radice lo sportello di Villapriolo. “Il nostro-dice Costanza- è un territorio già in difficoltà e Poste italiane invece di aiutare che fa, chiude? Vedremo da subito il da farsi. A giorni invierò una lettera di protesta alla direzione delle Poste e per conoscenza al prefetto. Non possiamo assolutamente privare di un servizio così importante una comunità come quella di Villapriolo che al 90 per cento è fatta di persone anziane”.
Giacomo Lisacchi