Delitto Saffila, chiesti 30 anni per Stanzù

Il Pm Gabriele Paci ha chiesto una condanna a 30 anni di reclusione per Gabriele Stanzù, imprenditore agricolo di Valguarnera, ritenuto il mandante e l’organizzatore materiale del delitto di Franco Saffila, operaio trattorista, ucciso a colpi di fucile il 28 settembre 1998 ad Aidone. Stanzù , difeso dall’avvocato Antonio Impellizzeri, terrà la sua arringa il prossimo 20 luglio, giorno in cui potrebbe arrivare anche la sentenza. Nessuno si è costituito parte civile. La Dda di Caltanissetta, alla luce delle indagini della squadra mobile e della “chiamata in correità” del pentito di mafia .Massimo Billizzi di Gela, reo confesso dell’omicidio, ed ha chiamato in causa Stanzù. Gabriele Paci , nella sua requisitoria, è partito da una richiesta di pena-base dell’ergastolo, ridotta a 30 anni per il rito abbreviato, anche perché l’omicidio era pluriaggravato: un’aggravante è quella di aver premeditato il delitto, l’altra di aver utilizzato il cosiddetto “metodo mafioso”, perché Stanzù si sarebbe avvalso dell’amicizia del boss gelese Daniele Emmanuello e avrebbe “utilizzato” un killer di mafia come Billizzi; ha coordinato luogo ,assistenza mettendo a disposizione dei mezzi per raggiungere la scena del delitto. Secondo la Dda il delitto fu organizzato da Stanzù. Il movente sarebbe legato al fatto che l’imprenditore valguarnerese, che è un ricco proprietario terriero con possedimenti sia in territorio ennese che messinese riteneva il trattorista aidonese Saffila autore dell’omicidio di suo padre, avvenuto vent’anni prima, nel 1978 , nella stessa contrada dove è stato eliminato Saffila e con le stesse modalità, colpi di fucile in faccia. L’accusa è convinta che l’imprenditore agricolo avrebbe organizzato nei minimi dettagli la sua vendetta, invitando il trattorista a effettuare un lavoro con il trattore in quel terreno attirandolo in una trappola mortale. Due killer di mafia come Billizzi e Francesco Sarchiello,invitati dal boss Emmanuello , ad accogliere le richieste di Stanzù, eseguirono il mandato . Il processo si svolge con il rito l’abbreviato in aula su richiesta dell’avvocato Impellizzeri, che durante le indagini ha contestato tutti gli assunti dell’accusa per avere svolto anche lui delle indagini .

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redazione-vivienna