Enna Calcio: Saluto inglorioso all’Eccellenza

Si è chiuso come peggio non si poteva il campionato dell’Enna che si è ritirata dal campo contro il Trecastagni ad inizio ripresa per inferiorità numerica. E non è purtroppo la prima volta che accade una simile disfatta sportiva per l’Enna che già in passato si era macchiata di questa scelta. Gli ennesi hanno abbandonato il campo quando il Trecastagni era avanti sul 5-1, ma l’infortunio del portiere Ferrarello e di Di Giorgio hanno indotto l’arbitro a spedire tutti negli spogliatoi. Che non sarebbe stata una giornata positiva si era capita già nella partenza quando Cannarozzo si è visto spuntare solo nove giocatori e quindi già al di sotto degli undici da schierare. Un duro colpo come spiega Emanuele Scopazzo che quest’anno ha anche indossato la maglia dell’Enna: “Il motivo è sempre lo stesso, si è arrivati ad nove giocatori. Io posso solo dire che abbiamo cercato di salvare la società, noi ci siamo riusciti ora tocca a loro”. Quel “loro” è riferito ovviamente agli ennesi, gli stessi a cui lancia stilettate Filippo Lembo che dopo mesi rompe il silenzio e parla nel ruolo di ex gialloverde che è stato vicino alla società e a Cannarozzo individuando quei giocatori che hanno portato avanti la baracca. “Sono sconcertato dai ragazzi di Enna perchè hanno boicottato. In casa sono stati presenti, mentre fuori no, magari spinti da qualcuno. Noi – prosegue Lembo nel suo sfogo – abbiamo portato il nostro compito a termine e salvato la faccia a chi non lo merita”. Il duo Scopazzo e Lembo non si nasconde dal dire che “l’Enna è stata salvata da uomini di Piazza Armerina ed Aidone”. Scopazzo ha poi auspicato che “qualcuno riporti la situazione dell’Enna a quella che è sempre stata, io fino ad ora sono stato disposto anche a fare brutte figura, ma adesso basta più”.
Insomma la stagione dell’Enna si chiude nel peggiore dei modi ed è il riassunto di quella che è stata un’annata fatta di dure e pesanti vergogne e schiaffi subiti sia in casa che in giro per la Sicilia. Un consuntivo che dovrebbe far riflettere la società che a questo punto dovrebbe fare una riflessione e mettere la città di fronte alla realtà e quindi dire se ancora in grado di continuare o mettere la parola fine a quella che fino ad ora è stata una farsa di promesse mai mantenute. Fino a pochi giorni fa si è parlato di accordi di collaborazione con il Siracusa per il futuro, ma prima di fare voli pindarici bisogna partire dalla base e dire se davvero questi dirigenti – pochi per la verità ed isolati dalla città – possono ancora rappresentare l’Enna Calcio.