Ammonimento dell’INU: l’urbanizzazione delle campagne modifica il paesaggio di Troina
Troina - 06/04/2012
Troina. Nel n. 53 dei Quaderni dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), un numero monografico interamente dedicato ai pianti territoriali paesaggistici nella provincia di Enna, c’è il saggio di Luca Barbarossa e Paolo La Greca, docenti di pianificazione urbanistica presso il Dipartimento di architettura ed urbanistica dell’Università di Catania, in cui si parla della proposta di piano paesaggistico per il territorio di Troina. La proposta di piano individua da sottoporre a tutela lungo le aree lungo corsi d’acqua, il centro storico e le sue pertinenze e i paesaggi naturali attorno alla diga Ancipa e al confine del Parco dei Nebrodi. Per la straordinaria posizione del suo centro storico sulla cresta rocciosa del monte Troina a quota 1125 metri sul livello del mare (msl), il paese offre panorami di straordinaria bellezza su tanti orizzonti. Ad oriente si vede l’imponente mole dell’Etna, la piana di Catania e nelle belle giornate con il cielo terso si vede persino la rada di Augusta. Volgendo lo sguardo a nord, si vedono le cime della dorsale dei Nebrodi ed ad ovest le cime dei monti delle Madonie.
Le campagne troinesi sono punteggiate da antichi casali, alcuni dei quali di particolare pregio estetico ed architettonico, da antichi manufatti storici come il ponte Failla, dai vecchi mulini ad acqua da tempo in disuso, da belle residenze di campagna come quelle di contrada Scarvi e Sotto Badia. Per Barbarossa e La Greca questi valori paesaggisti sono “delle grandi opportunità per la valorizzazione del territorio di Troina”. Questi valori paesaggisti sono esposti a rischi che i due esperti di pianificazione territoriale individuano “nelle pesanti sottrazioni di superfici boschive, avvenute prevalentemente per irrazionali sfruttamenti agricoli o a fini di pascolo, che, pur avendo creato un’alternativa significativa all’abbandono delle campagne, hanno determinato sia la marginalizzazione di parte del territorio che un degrado paesistico e ambientale rilevante”. Per il territorio troinese, altri rischi non meno rilevanti sono, secondo Barbarossa e La Greca, “le più recenti antropizzazioni legate ad attività economiche consolidate e recenti, primo fra tutti, il pesante impatto degli aerogeneratori”. Di un altra minaccia al territorio troinese, quella diffusione urbana in controtendenza rispetto alla diminuzione della popolazione, se ne parla nel saggio di Francesco Martinica, docente universitario di tecnica e pianificazione urbana, pubblicato nello stesso numero dei Quaderni dell’INU.
Silvano Privitera