Dimenticata la sconfitta con l’Orlandina, per l’Enna c’è da pensare alla prossima giornata che vedrà gli ennesi esser ospiti del Modica, una delle formazioni più in forma del campionato. I gialloverdi sono invece virtualmente retrocessi in Promozione e domenica arriverà pure la matematica a condannarli perché è difficile ipotizzare un miracolo della giovane squadra ennese.
Nella sconfitta con l’Orlandina l’unico aspetto positivo è stata la prestazione del portiere 49enne Vincenzo Messina che in barba all’età ha dato filo da torcere agli avversari. Ma l’intero contesto è quello che ha macchiato la stagione ennese risultata essere fallimentare e travagliata come è possibile notare dando uno sguardo alla classifica. Due punti (esclusi i sei di penalizzazione) in 24 giornate, due vittorie, due pareggi e ben venti sconfitte, dieci gol fatti e settanta subiti sono i numeri stagionali dell’Enna quando alla fine mancano ancora sei partite ed è certo che peggioreranno. Numeri a cui l’Enna non era abituata già da anni avendo spesso lottato per i primi posti, tranne nelle ultime tre stagioni che hanno tracciato il soldo del baratro.
Il dubbio, semmai, adesso nasce sulla compattezza che la squadra avrà una volta arrivata la retrocessione e se ci saranno ancora quelle motivazioni che hanno portato gli attuali giocatori a lottare pur con tutti i limiti.
Ci si sarebbe invece aspettato un diverso atteggiamento della società almeno nell’organizzazione interna. I dirigenti nelle ultime settimane hanno più volte ripetuto che il prossimo anno sarà diverso e si sta già lavorando per avere un assetto più solido. Ma allora perché non metterlo in mostra ora anziché vedere all’opera solo un dirigente ufficiale – il presidente Peppino Cannarozzo – ed un paio di persone pronte a collaborare? E senza tenere in considerazione che non c’è un allenatore ufficiale. Insomma una società allo sbando che, probabilmente, non ha ancora fatto vedere tutto il repertorio.