Un tragitto che nel tempo si sussegue con regolare cadenza, ma che ha avuto l’eccezionalità di vedere il numeroso stormo a V, passare sopra Troina. Un evento naturale raro, che probabilmente, è da collegarsi all’ondata di mal tempo e ai vari cambiamenti climatici, difficilmente, infatti, questi uccelli cambiano la loro rotta.
La gru, che in piedi raggiunge i 120 centimetri, con un’apertura alare che arriva fino ai 250 centimetri, non ama la vicinanza dell’uomo e dalle nostre parti è praticamente assente. Il suo passaggio significa “speranza”, non solo per il susseguirsi della vita di questa specie, ma perché le migrazioni segnano il passaggio da una stagione ad un’altra, e questo potrebbe voler significare che il freddo siberiano a cui abbiamo assistito per tutto il periodo invernale, può considerarsi finito.
Sandra La Fico