Seminario sul libro “Un fatto umano. Storia del pool antimafia” a Troina
Troina - 28/02/2012
Troina. E’ possibile raccontare un pezzo di storia d’Italia contemporanea utilizzando il fumetto, che è un linguaggio popolare e rivoluzionario? Sembra proprio di sì, a sentire quello che hanno detto Marinella Fiume, Marinella Pacino, Ugo Amata, Manfredi Giffone, Basilio Arona, Melina Impellizzeri, Marina Ruccella, Maria Grazia Vazzano, Angelo Baudo, Chiara Campione, Carmelo Conticello e Silvano Privitera nell’incontro, che fin dall’inizio ha preso la piega di un seminario di studi, organizzato dall’associazione culturale Antonio Gramsci nell’aula magna dell’IISS Ettore Majorana.
E’ stato un seminario particolare al quale hanno partecipato ottanta persone circa. Lo spunto per una discussione su tale argomento è stato il libro “Un fatto umano. Storia del pool antimafia” di Manfredi Giffone, Fabrizio Longo e Alessandro Parodi, che racconta 14 anni della storia d’Italia: dal rapimento e dall’uccisione di Aldo Moro, presidente della Dc, per mano delle Brigate Rosse nel 1978 alle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio a Palermo nel 1992 in cui caddero i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il titolo del libro è la citazione della frase di Falcone: “La mafia non è invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha avuto un inizio e avrà una fine”. I circa 200 personaggi di cui si parla nel libro sono rappresentati con sembianze animali. Solo la voce narrante, il puparo Mimmo Cuticchio, nel novel graphic, non è rappresentata con sembianze animali, ma è rappresentato con il suo volto umano del “cuntista”. I tre giovani autori si rifanno ad una tradizione letteraria che annovera Fedro (Favole), La Fontaine (Favole), Orwell (La fattoria degli animali) e Spiegelman (Maus). Se il libro a fumetti “Il fatto umano. Storia del pool antimafia” è il risultato di 7 anni di ricerche sugli atti giudiziari del maxi processo e sulla vasta bibliografia sulla mafia e 4 anni di studio per i disegni, allora non ci troviamo più di fronte ad un graphic novel, ma ad una graphic history.