Enna. Fra trentotto giorni il circuito automobilistico di Pergusa dovrebbe aprire i battenti alla prima manifestazione che è stata messa nel calendario agonistico di quest’anno e che riguarda la prima prova dello Challenge Pergusa in circuito, prevista proprio per il 18 marzo, mentre poi il 31 marzo ci sarà la settima edizione dell’Enna Ronde, rally con una sola prova speciale da ripetere più volte, poi il 15 aprile si ritorna in circuito con la disputa della seconda prova dello Challenge. C’è molta attesa per la ripresa delle manifestazioni motoristiche sul circuito di Pergusa, anche se il calendario non propone tante manifestazioni di carattere internazionale, ma l’avere iniziato è sicuramente un buon passo avanti verso la normalizzazione del circuito ennese, che rappresenta sicuramente una spinta propulsiva per la crescita socio-economica-turistica del territorio. Certo la crisi economica di caratura mondiale non permette la presenza costante di piloti in queste manifestazioni motoristiche, le manifestazioni motoristiche sono diminuite in tutti i circuiti europei. La ripresa a Pergusa c’è, anche se lenta, solo che bisogna attivarsi affinché il circuito possa essere messo a disposizione di quanti hanno tanta voglia di correre. Le “prove libere” sia per le auto che per le moto potrebbero essere elemento determinante per avere il circuito ennese frequentato tutti i fine settimana.Il presidente del Consorzio Ente Autodromo, Tullio Lauria, ed i suoi collaboratori dovranno cercare di attivarsi al meglio per consentire al circuito di essere “vivo” ogni settimana al di là delle gare messe in calendario. Altro argomento di un certa rilevanza il “Rally d’Italia”, la prova mondiale rally, che proprio la settimana scorsa, a Modena, il presidente dell’Aci, Sticchi Damiani, pare abbia confermato di riassegnarla alla Sardegna, escludendo di fatto la Sicilia, che aveva avanzato una proposta concreta, con l’appoggio dello stesso presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Togliere il Rally mondiale alla Sicilia sarebbe un atto grave visto che c’è stato l’impegno non solo delle forze sportive, ma anche delle forze politiche-amministrative, per cui bisogna fare di tutto perché la prova mondiale resti alla Sicilia, con base logistica nel circuito di Pergusa.