Cogli l’attimo, poi svelalo. 6 fotografi in Troina
Troina - 05/01/2012
“Cogli l’attimo, poi svelalo” è il titolo della mostra fotografica in corso dal 22 dicembre al 7 gennaio nei locali della Pro Loco del Comune di Troina. Tappa finale di un percorso fatto di idee, esperienze, amicizie che ha visto esprimere la creatività e la tecnica di 6 giovani fotografi troinesi: Piero Calabrese, Doriana Cocuzza, Simona Giamblanco, Giorgio Modica, Orazio Modica e Sandro Santa Paola. Ad unirli la passione per la fotografia: comunicare attraverso le immagini, i colori, gli spazi, la luce; osservare la vita e cogliere l’attimo per fare lo scatto giusto!
“Falsi Foto…Grammi” è il nome del gruppo: Falso, come l’epoca in cui vivono, Foto per sottolineare quello che fanno e Grammi per indicare il peso più leggero…quello della luce.
Ognuno dei membri del gruppo ha presentato nella mostra cinque foto legate ad un tema specifico.
Debora Cocuzza ha rappresentato il viaggio, attraverso alcune immagini dei pellegrinaggi della nostra tradizione religiosa e folkloristica. A legare gli scatti di Giorgio Modica l’essenziale filo rosso degli affetti osservati nell’istante intimo di una famiglia, nell’abbraccio tra un padre e un figlio o tra due innamorati, colti nei tanti viaggi tra paesaggi mozzafiato, boschi e strade di città straniere.
La musica, il ballo, la geometria. Questa la realtà scelta da Simona Giamblanco che ha saputo cogliere forma ed eleganza nella danza di un gruppo di giovani ragazze.
Dormire: l’inizio o la fine di un percorso? Se l’è chiesto Orazio Modica e ne ha fatto l’incipit del suo viaggio, del suo pellegrinaggio, lasciando tutte le paure della notte alle speranze del nuovo giorno.
Di chiaro e scuro è invece tinto il percorso che lega le cinque foto di Sandro Santa Paolo che ha realizzato una serie di ritratti trasformando la realtà in immagini e catturandone le luci e le ombre. Infine gli scatti di Piero Calabrese che è capace di osservare e cogliere in un immobile elemento nella foto colorata la vita, la velocità, l’energia e il messaggio, spesso nascosto e misterioso, che esso ci lancia.
Marzia Carrubba