Troina. La comunità Santa Maria degli Angeli, che svolge un’intensa attività assistenziale in favore di persone sole ed in condizioni di acuto disagio economico e sociale, con la comunicazione del suo fondatore, il padre cappuccino Piergiovanni Sanfilippo, diffuso ieri, ha voluto esprimere “un vivo e grande ringraziamento degli ospiti della comunità e dei cittadini in difficoltà al vescovo della Diocesi di Nicosia, mons. Salvatore Muratore, al sindaco del Comune di Troina, Salvatore Costantino, ed al Consiglio Comunale di Troina per i loro generosi contributi”. Nel compiere questo gesto di solidarietà, leggiamo nella nota di padre Piergiovanni che “la Diocesi di Nicosia ed il Comune d Troina mostrano di aver compreso il particolare momento di crisi economica che vivono tanti nostri concittadini e, d’altra parte, essi sanno che la nostra comunità è felice di condividere quanto ha con i fratelli più piccoli”. Saldati i debiti che ha contratto per gestire la casa di accoglienza nel convento dei Frati Minori Cappuccini di Troina, la comunità Santa Maria degli Angeli metterà a disposizione di quanti sono in particolare difficoltà economica quello che avanza dei contribuiti diocesani e comunali. “Lo faremo d’intesa con i servizi sociali del Comune ed eventualmente con le caritas parrocchiali cittadine”, aggiunge padre Piergiovanni. Intanto il prossimo venerdì, di mattina dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalla 16 alle 20, la comunità Santa Maria degli Angeli, in occasione delle imminenti feste natalizie, distribuirà alle famiglie in difficoltà tutto quello che i ragazzi del servizio civile impegnati nelle attività della casa di accoglienza della comunità hanno raccolto con la colletta alimentare. La casa di accoglienza gestita dalla comunità Santa Maria degli Angeli è una struttura socio-assistenziale di un genere particolare nel senso che si distingue dalle strutture socio-assistenziali convenzionali che ricevono dalle istituzioni pubbliche o dalle famiglie le rette per i ricoverati. “Nasce trent’anni fa come espressione importante e significativa della spiritualità francescana”, spiega padre Piergiovanni. Inizia l’attività nel convento dei Frati Minori Cappuccini dove attualmente ospita 50 persone. Si tratta, di “persone sole o abbandonate, clochard ed accattoni, la cui casa-letto era la macchina, la stazione ferroviaria, la panchina…”. Nella casa di accoglienza questi nostri concittadini sfortunati trovano “vitto, alloggio, indumenti, assistenza sanitaria e quanto possibile al loro benessere”.
Silvano Privitera