Per fortuna, non ci sono stati danni alle persone perché la casa è disabitata da molto tempo, come del resto lo è la gran parte delle case del centro storico. Hanno preso un gran spavento Mario Allegra e Luca Sardinia, che abitano in una piccola casa di via Bonanno: “Abbiamo sentito il tonfo provocato dal crollo del
Molte delle case del centro stato sono delle piccole abitazioni. Ci sono anche delle grandi case, che sono dei veri palazzi, costruite nella seconda metà settecento dai ceti possidenti. Ma anche questi palazzi signorili non sono più abitati e si vedono molto bene i segni dell’abbandono.
Se una volta, fino alla prima metà del Novecento, quando Troina era una società agraria povera, nel centro storico con le piccole ed anguste case abitate dai contadini ed artigiani c’era la miseria, ora c’è la desolazione.
Dal centro storico di Troina, collocato sulla rocca più elevata rispetto a Pizzo San Pietro, Monte Muganà e la Rocca San Pantheon, offre viste panoramiche di pregio dell’Etna e del mar Jonio ad oriente, a nord le cime dei Monti Nebrodi e sud del Monti Erei. Il centro storico di Troina è considerato un’area di interesse archeologico perché conserva nel sottosuolo le testimonianze della lunga continuità dell’insediamento urbano dall’età antica all’età moderna. Nel centro urbano di Troina si conservano i resti monumentali di una complessa opera di fortificazione risalente all’età ellenistica. Lo svuotamento del centro storico è strettamente connesso all’espansione del paese ed alla dispersione urbana nel territorio agricolo che si sono avute a Troina nella seconda metà del Novecento nonostante le condizioni di marginalità economica e di calo demografico in cui versa il paese.
Silvano Privitera