Troina. Alla scuola di formazione politica riservata ai giovani di età inferiore a 35 anni delle regioni del Mezzogiorno d’Italia, organizzata dal Pd, ci sono anche 4 giovani democratici troinesi, tutti e quattro studenti universitari: Maurizio Castano (Architettura), Marco Dispinzeri (Architettura), Cristian Pagana (Scienze Infermieristiche) e Fabrizio Tomasi (Lettere). Sono 2000 i giovani democratici meridionali coinvolti in questa scuola di formazione politica, dedicata ai 72 giovani socialdemocratici norvegesi riuniti ad Utoya per partecipare ad un corso di formazione politica, uccisi da un folle neo nazista. Circa 600 provengono dai circoli giovanili del Pd della Sicilia. Tra questi, ci sono i quattro ragazzi troinesi, che hanno partecipato all’inaugurazione della scuola di formazione che si è tenuta a Napoli, alla Mostra d’Oltemare, dal 29 al 30 ottobre. L’idea di una scuola di formazione politica nasce dall’esigenza di rinnovare la classe dirigente del Pd. Questo rinnovamento non equivale ad un conflitto tra generazioni all’interno del Pd. Non somiglia per niente alla rottamazione di una classe dirigente secondo criteri anagrafici, che è un’operazione simile a quella di mettere vino nuovo in otri vecchi. Sarebbe un ricambio senza cambiamento. L’ispirazione è quella che si coglie nei “Quaderni del carcere” di Antonio Gramsci: “La generazione anziana compie sempre l’educazione di giovani; ci sarà conflitto, discordia ecc, ma si tratta di fenomeni superficiali, inerenti ad ogni opera educativa e di raffrenamento, a meno che non si tratti di interferenze di classe, cioè i giovani della classe dirigente si ribellano e passano alla classe progressiva; ma in questo caso si tratta di giovani che passano dalla direzione degli anziani di una classe alla direzione degli anziani di un’altra classe”. La scuola di formazione avrà la durata di un anno e si articolerà in appuntamenti, come quello di Napoli, e nella costruzione di una rete on line. Nella due giorni di Napoli, i giovani democratici hanno affrontato temi di grande rilevanza per il futuro del paese: capitale umano e democrazia; politiche sociali e sanitarie; storia economica del Mezzogiorno; innovazioni e mercati globali e ruolo delle politiche territoriali; le risorse del Mezzogiorno, partenariati, fondi e territori.
Silvano Privitera