Troina. Promuovere la cultura della libertà dalla droga, uno stile di vita sano e prevenire comportamenti a rischio. Questo lo scopo del progetto VitaDipendenti, realizzato dalla Comunità di San Patrignano con il supporto del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Promosso dall’Istituto Tecnico Economico R. Valturio di Rimini e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, lo spettacolo arriva in Sicilia grazie all’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali del Comune di Catania, al Comune di Troina e all’associazione Amici di San Patrignano di Troina.
“L’obiettivo è quello di fare fronte al consumo di droga che coinvolge giovani sempre più giovani” spiega Claudio Saita, referente di Amici di San Patrignano di Troina. “Le scuole di primo grado sono ormai luoghi di spaccio di cocaina e pasticche e assistiamo, di conseguenza, ad un’impennata degli episodi di bullismo e violenza”.
Venerdì 18 novembre a Troina presso l’Auditorium dell’Istituto E. Majorana in Via Aldo Moro, 147 sempre alle ore 10.30. Prevista la partecipazione dell’Istituto Majorana e della Scuola Media Statale Don Bosco.
La formula comunicativa è quella “peer to peer”, del dialogo alla pari, dove a parlare ai ragazzi delle scuole ci sono altri giovani come loro. Sul palco infatti ci saranno Luca e Riccardo, due ragazzi di 26 anni ormai alla fine del loro percorso di recupero a San Patrignano. Il percorso narrativo si svilupperà tra racconti, musica e videoclip cercando di porre l’attenzione sui due aspetti cardine della consapevolezza e della responsabilità, che nel mondo delle dipendenze significano soprattutto comprensione delle conseguenze delle proprie azioni, anche di quelle considerate in modo superficiale e non dannoso. A condurre lo spettacolo con un linguaggio privo di retorica e falsi moralismi, sarà l’attore e regista Francesco Apolloni.
“Ho iniziato con le canne a 14 anni – racconta Riccardo – all’inizio era per gioco perché a quell’età non pensi mai di diventare un tossicodipendente ma andando avanti avevo sempre bisogno di qualcosa di diverso. E’ arrivata una vita di degrado, lo spaccio, qualche furto, rapporti con altre persone zero, non mi lavavo, avevo perso tutta la mia dignità”.
L’evento si inserisce in un percorso di prevenzione che la sede di Troina dell’associazione Amici di San Patrignano, ha avviato da tempo in collaborazione con le scuole. In particolare il progetto Solidarietà è Civiltà promosso dal Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci (associazione nazionale comuni italiani) volto a coinvolgere attivamente i giovani in un’esperienza di volontariato sociale tramite attività ludico-educative e di inclusione di soggetti a rischio di marginalità.
Attualmente, in programma a San Patrignano, sono 6 i ragazzi provenienti dalla Sicilia. Fondamentale, per il loro inserimento in comunità, l’apporto dell’associazione Amici di San Patrignano di Troina (Via Piave, 1) che accoglie ragazzi con problemi di droga aiutandoli ad intraprendere il programma in comunità e poi a reinserirsi nel mondo del lavoro. Non solo, oltre a rappresentare un sostegno per i tossicodipendenti, viene offerto supporto alle famiglie attraverso incontri di mutuo aiuto che al momento vedono coinvolte una ventina di famiglie.
“Il Dipartimento esprime la massima attenzione alla prevenzione dell’uso di droghe – sottolinea Giovanni Serpelloni, Capo Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e supporta progetti come questo dove si cerca di trasmettere ai giovani l’importanza di convogliare le proprie energie in attività costruttive come l’arte, la musica, la creatività. Lontano da tutte le droghe”.
Dal 2005 ad oggi, gli spettacoli di prevenzione che San Patrignano porta in giro per l’Italia, hanno realizzato quasi 300 tappe e incontrato oltre 150.000 studenti
Ma oltre che a scuola o a casa, il dialogo può proseguire anche sul web grazie al sito www.wefree.it.