Troina. Al progetto per la promozione dell’albergo diffuso in provincia di Enna, sostenuto da Confartigianato, fino ad ora hanno aderito i comuni di: Aidone, Assoro, Gagliano Castelferrato, Troina e Villarosa. “L’obiettivo della Confartigianato – leggiamo in una nota dell’organizzazione di rappresentanza degli artigiani dell’Ennese – è quello di incrementare la ricettività turistica valorizzando i centri storici ed i borghi in modo da creare prospettive di sviluppo e muovere l’edilizia”. I promotori di questo progetto hanno messo a punto una proposta di legge regionale per disciplinare il riconoscimento dell’albergo diffuso in Sicilia. Quando si parla di alberghi si pensa a piccole o grandi strutture ricettive da costruire su terreni di grandi dimensioni sottratti all’agricoltura. L’albergo diffuso è tutta un’altra cosa perché non si tratta di costruire nuovi complessi edilizi, ma di riconvertire e riqualificare il patrimonio edilizio esistente. Il principio ispiratore dell’albergo diffuso è il non consumo del territorio. E’ lo stesso principio ispiratore della campagna nazionale “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” promossa dal Forum dei movimenti per la terra e il paesaggio, che si battono contro il consumo di suolo, e sostenuta da Slow Food. Negli ultimi anni in Italia, si sono costruite 4 milioni di nuove case rosicchiando milioni di ettari di terreno fertile all’agricoltura mentre ce ne sono 5 milioni e 200 mila vuote. Come diceva il poeta Andrea Zanzotto, che è scomparso da poco all’età di 90 anni, “ dopo i campi di sterminio, siamo passati allo sterminio dei campi”. Anche in provincia di Enna c’è stata un’espansione edilizia accompagnata dall’abbandono delle vecchie case dei centri storici e dall’urbanizzazione della campagna ed in controtendenza con la diminuzione della popolazione residente. Esemplare è il caso di Troina, che ha una popolazione di 9685 abitanti, ma ha tante di quelle case che possono accogliere fino a 22 mila abitanti. Il progetto di albergo diffuso non è in contrasto con gli interessi delle imprese e dei lavoratori edili perché, se l’idea si materializza dell’albergo diffusso, ci sono tante case da ristrutturare, da demolire per costruirne di nuove sullo stesso terreno, di brutte da abbellire, senza contare il lavoro da fare per migliorarne l’efficienza energetica e consolidarle in funzione antisismica. Ci sarà lavoro per tutti.
Silvano Privitera