Catenanuona. Un triennio amministrativo, dal 2008 al 2011, del sindaco Biondi, fortemente caratterizzato dalla mancanza di chiarezza nell’intendere il mandato elettorale come servizio verso la cittadinanza. Un anno fa, è stato “cancellato” il consiglio comunale per non aver approvato il bilancio nei termini e la successiva nomina di un commissario straordinario, tuttora in carica. Sette mesi fa le dimissioni dell’assessore Carmelo Mazzaglia e qualche mese dopo, quelle dell’assore alla sanità Luciano Privitera, con diverse motivazioni. Un mosaico dunque che perde pezzi e che perde anche il senso di rappresentanza, dopo le dimissioni ieri del numero due, l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Rino Lentini (nella foto) che scrive nelle motivazioni: “Sig. sindaco, il progetto politico che ci ha visti vincitori nelle amministrative del 2008, per quanto mi riguarda è giunto a conclusione. Le aspettative di rinnovamento sul piano politico e amministrativo sono rimaste sulla carta. Purtroppo c’è chi subisce un contagio lieve e chi s’inebria di potere assoluto senza seguire nessuna logica e privo di un minimo di progammazione. Con un pizzico di lucidità rimastami scrivo quello che da tre anni ti ripeto verbalmente: “gli interessi della città contano più degli interessi di bottega!”. Purtroppo uno degli atti da te firmati recentemente, hanno messo in luce uno sperpero di denaro pubblico, per sostenere interessi di bottega, che ha superato il limite di buona sana e corretta amministrazione raggiungendo il limite della sopportazione. Davanti alla dimostrazione che stavi commettendo un errore non ti sei sottratto al tuo “ego di onnipotenza”. Nel rimetterti in forma irrevocabile le mie dimissioni ti ricordo che quelli che vogliono fare uso personale della Democrazia, in questo pianeta sono rimasti in pochi e che sono destinati a scomparire per sempre!”.
Mentre le amministrative si avvicinano (nel lontano giugno del 2013), le forze politiche locali si attrezzano già per ripartire con volti noti e meno noti, tutti concordi nell’evidenziare i “distinguo” con l’attuale amministrazione che vede ancora in sella l’eclettico sindaco Biondi e una giunta monca che si avvale ora di soli tre assessori, Vincenzo Bua, Laura Colica e Nicola Leocata e che secondo la piazza potrebbe fra breve perdere ancora qualche tassello del mosaico.
Carmelo Di Marco