Troina. Riconfermati presidente e massaro dell’Associazione dei “Ramara”
Troina - 18/10/2011
Troina. Per eleggere il comitato direttivo della loro associazione, i Ramara si sono riuniti in assemblea pubblica domenica mattina nella sala Paolo VI della parrocchia Maria SS del Carmelo. I Ramara sono i devoti di san Silvestro che ogni anno, da giovedì a sabato della penultima settimana del mese di maggio, vanno sui Nebrodi in pellegrinaggio, percorrendo a piedi una trentina di km, a toccare l’alloro, la pianta sacra al santo patrono di Troina. E’ un pellegrinaggio molto faticoso che può essere fatto solo se si è animati da una fede molto forte e da un profondo sentimento di devozione per san Silvestro. All’assemblea di ieri sono intervenuti 56 Ramara, che hanno con 52 voti a favore, 3 contrari ed 1 astenuto riconfermando alla loro guida il massaro Luigi Trovato Lo Presti e il presidente Eugenio Cavolina ed eleggendo cassiere Nino Plumari in sostituzione di Angelo Felice, che dopo aver ricoperto quest’incarico dal 1994 per 17 anni, ha chiesto i non essere riconfermato nell’incarico di cassiere pur restando nel comitato direttivo. Lo statuto dell’associazione “Ramara” prevede l’elezione diretta di massaro, presidente e cassiere, che a loro scelgono gli altri componenti del comitato direttivo. Non c’erano altre liste di candidati oltre quella di Luigi Trovato Lo Presti, Eugenio Cavolina e Nino Plumari. Anche in presenza di una sola lista di candidati, lo statuto prevede che si voti comunque. Prima delle operazioni di voto, Cavolina ha letto i nomi degli altri Ramara chiamati a far parte del comitato direttivo: Nicola Bottitta, Francesco Cantale, Silvestro Cerro, Alessandro Cipria, Giuseppe Dell’Arte, Angelo Felice, Cosimo Giannini, Antonio Pagana, Quintilio Pagana, Carlo Ruggeri, Luigi Sambuco, Salvatore Sotera, Maurizio Timpanaro, Roberto Trovato Picardi, Fabio Venezia e Maurizio Venezia. Per molti di loro si tratta di una riconferma. L’assemblea di ieri è stata anche l’occasione per affrontare alcuni seri problemi organizzativi del pellegrinaggio al quale partecipano circa 500 devoti. L’organizzazione di un pellegrinaggio di 500 devoti, che ha una durata di 3 giorni, non è una cosa da poco. Il pellegrinaggio prevede il pernottamento nei fitti boschi dei Nebrodi. Ne hanno discusso con serietà e con ammirevole compostezza fornendo così un buon esempio di esercizio della democrazia.
Silvano Privitera