Troina, assemblea su bollette spazzatura anno 2009

Troina. Per domenica mattina, alle ore 10, nei locali del circolo Vittorio Fiore, il comitato cittadino organizza una pubblica assemblea per discutere delle bollette della spazzatura del 2009, che stanno arrivando in questi giorni. A mandare queste bollette non è più l’Ato ma il Comune. I cittadini pensavano che le bollette del Comune sarebbero state meno salate di quelle inviate dall’ATO per gli anni prima del 2009. Il fatto che ciò non sia avvenuto ha deluso la speranza dei Cittadini.Ogni mese arrivano, puntualmente, alle famiglie troinesi le bollette da pagare per altri servizi, oltre a quelle della spazzatura, come l’acqua, la luce, il telefono e il gas che costano molto. Sui bilanci delle famiglie dei troinesi, queste bollette pesano molto. I pensionati e le famiglie monoreddito dei lavoratori dipendenti e ceti medi, che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, rimangono con pochi soldi durante il mese perché devono pagare queste bollette salate. Se poi si aggiungono gli effetti che sta già provocando la manovra di fine estate del governo nazionale con la stretta sulle pensioni, i tagli agli stipendi dei pubblici dipendenti e l’aumento dell’aliquota Iva dal 20% al 21%, diventa sempre più difficile per pensionati, lavoratori dipendenti, impiegati, commercianti ed artigiani mantenere un dignitoso tenore di vita. Secondo la Cgia di Mestre, il centro studi della Confartigianato, le famiglie sborseranno in media 92 euro l’anno. C’è il rischio che i rincari possono estendersi anche a quei beni e servizi non coinvolti dallo scatto di 1 punto dell’aliquota del 20%, determinando per le famiglie una stangata di 385 euro l’anno secondo stime dell’Adusbef e Federconsumatori. Non si esagera, quando si dice che questa manovra di fine agosto, che colpisce i ceti più deboli, è una macelleria sociale. Sulla manovra del governo nazionale di Berlusconi e Bossi per ridurre il debito pubblico gli abitanti di un piccolo Comune come Troina possono fare poco, ma è in ogni modo il caso che facciano sentire la loro voce di dissenso nelle forme civili e democratiche a loro congeniali. Diverso è il caso delle bollette della spazzatura e dell’acqua sulle quali i Cittadini possono far valere le loro opinioni con la ragionevole speranza di essere tenute in considerazione dal Comune, che determina la tassa dei rifiuti solidi urbani, e dalla società, di cui è socio anche il Comune, che gestisce il servizio idrico integrato e ne determina le tariffe.

Silvano Privitera