Visita ad Enna del Cappellano militare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri
Enna-city - 15/09/2011
Enna. Il Cappellano Militare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma, nell’ambito dell’attività assistenziale, ha fatto visita al Comando provinciale di Enna.
L’Alto prelato, figlio di un militare dell’Arma, è di origini piemontesi, nel 1976, a soli 26 anni, viene ordinato prete nell’arcidiocesi di Torino, tra i vari incarichi ricoperti spicca quello di Cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II a metà degli anni ’90, oggi oltre ad essere come detto il Cappellano militare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, è anche Provicario Generale ed Ispettore dell’Ordinariato militare d’Italia e riveste il grado di Generale di Brigata.
L’Ordinariato è guidato da un arcivescovo, ordinario militare, S.Ecc.za Rev.ma Mons. Vincenzo Pelvi, designato dal Papa e nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri della Difesa e dell’Interno. Il clero dell’ordinariato militare italiano è arruolato nelle forze armate, ed i sacerdoti sono equiparati agli ufficiali. Per meglio prestare il proprio servizio, l’ordinariato italiano è suddiviso oggi in sedici zone pastorali geografiche. La giurisdizione ecclesiastica dell’Ordinario riguarda territorio e persone; da egli dipende una struttura gerarchica che ricomprende anche il personale degli ospedali militari. A livello territoriale, le funzioni di assistenza spirituale sono svolte dai primi cappellani capi (con il grado di maggiore), dai cappellani capi (con il grado di capitano) e dai cappellani addetti (con il grado di tenente). I cappellani hanno giurisdizione di tipo parrocchiale.
La visita fa parte di un ampio panorama di visite che il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli, ha chiesto di effettuare al Mons. Borlenghi, che hanno lo scopo di avvicinare le autorità centrali all’Arma periferica, per portare a tutto il personale di ogni ordine e grado da un lato l’apprezzamento per il quotidiano ed instancabile impegno posto in essere per assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica in tutto il territorio nazionale sino al più piccolo dei paesini e dall’altro la solidarietà ed il conforto ai militari ed alle loro famiglie. Proprio in armonia con l’intento del Comando Generale, il Generale di Divisione Riccardo Amato, Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, ha voluto che tra i vari incontri ci fosse anche il Comando Provinciale di Enna.
Mons. Borlenghi ha incontrato una rappresentanza del personale del Comando Provinciale, composta da tutti gli Ufficiali, i Comandanti di Compagnia, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri della sede, durante l’incontro, il prelato dopo essersi complimentato per la cura e l’ordine dei locali del Comando Provinciale, ha ricordato a tutti l’importanza che ricopre nella società odierna la famiglia ed in particolar modo quanto è fondamentale per un carabiniere che quotidianamente investito dalle criticità che emergono dal mondo di oggi, può trovare la serenità necessaria solo nei suoi cari e nel Signore. Altro argomento che l’Alto prelato ha affrontato è stato quello dello Spirito di Corpo, un sentimento di solidarietà, cameratismo e collaborazione che deve unire le persone appartenenti all’Arma, legate da una stessa attività, e ancor di più dagli stessi ideali di giustizia e rettitudine.
Alla delegazione è stata poi mostrata la Centrale operativa di Enna, dove il Comandante, Luogotenente Silvestro Nasca, ha illustrato le enormi potenzialità di quel reparto. La Centrale ennese, uno dei fiori all’occhiello dell’Arma siciliana, è in grado attraverso avanzatissimi sistemi satellitari di poter monitorare le autovetture dell’Arma che in quel momento pattugliano la provincia in modo da poterle efficientemente coordinare su tutti gli interventi che la stessa Centrale riceve sul 112, numero di emergenza europeo.
Dopo la Centrale operativa è stata la volta della SIS, acronimo che indica la Sezione Investigazioni Scientifiche, comandata dal Luogotenente Vincenzo Spinò, che nelle ormai indispensabili indagini tecniche è un punto di riferimento per l’intera polizia giudiziaria provinciale e non solo. La sezione infatti, come le consorelle delle altre provincie, ha al suo interno oltre ad un ufficio dedicato al foto-segnalamento delle persone arrestate ed un ufficio rilievi, che attraverso strumenti di ultima generazione è in grado di svolgere indagini sulla scena del crimine repertando tracce biologiche da cui estrarre poi il DNA, impronte digitali e qualsiasi altro tipo di prova dalle armi alle microscopiche fibre di tessuto, anche un Laboratorio per l’Analisi degli Stupefacenti, (solo 4 in tutta la Sicilia), che è in grado di definire sia l’esatta quantità dei famosi principi attivi delle sostanze stupefacenti, che la loro tipologia evidenziandone la purezza e le sostanze di taglio.