Agira. Ha lasciato in dono alla parrocchia una pregevole croce d’argento ma l’eredità spirituale di padre Silvio Rotondo, che tra due settimane, dopo ben 5 anni di servizio, lascerà l’Abbazia di san Filippo per insediarsi all’Oasi Maria SS. di Troina, è sicuramente più importante di quella materiale. Alla messa di saluto, svoltasi sabato sera, c’erano tanti fedeli, tutti i gruppi parrocchiali oltre ai sacerdoti agirini padre Scardilli, padre Zito, padre Gilbert e monsignor Daidone. Quest’ultimo ha voluto rivolgere al parroco uscente un affettuoso messaggio di commiato e di augurio mentre a nome dei fedeli il signor Ensabella ha esposto il lunghissimo elenco di attività, iniziative e gruppi promossi o rivitalizzati dal sacerdote di origine troinese. Tra questi il Grest, i centri di ascolto e l’associazione maschile e femminile di san Filippo. A lui si devono anche diversi restauri: dall’antica grotta del patrono al quadro di san Saba, dalla statua di san Pasquale Baylòn a quella lignea di san Filippo fino alla Via Crucis.
“Stasera –ha affermato don Silvio- ho sentito tanto affetto. Nonostante la fatica dei rapporti alla fine si raccoglie il frutto della comprensione che ognuno pur con le sue differenze è importante per l’altro». Padre Rotondo andrà all’Oasi l’uno ottobre ma ha già in mente un progetto di ampio respiro per la struttura sanitaria troinese conosciuta ormai anche oltre i confini nazionali: «servono 500 volontari, uomini o donne, anche persone adulte non sposate che spendano la propria vita per aiutare gli altri –continua il sacerdote- chi è interessato a quest’esperienza può fare un voto annuale e poi decidere se continuare. La struttura –conclude- è invasa da tantissime richieste ed ha bisogno di forze nuove per espandersi oltre Troina”.
Luca Capuano