“Non avevamo l’acqua per il fabbisogno domestico – dichiara Edoardo Giuseppe Leanza – ed abbiamo ottenuto, con forza, la tubazione acquistata dal sindaco del tempo Michele D’Alessandro, avvocato di spessore; abbiamo steso la tubazione arrivata, grazie alla vibrante protesta inscenata da Rosario Tedesco e Antonino Scavuzzo, combattenti di lungo corso, lungo le pendici della zona Polizzello, ricca di falde acquifere, con manodopera gratis dei villadoresi. Abbiamo sempre protestato per avere una sede comunale di proprietà ed in questo senso si muoveva la amministrazione del tempo , dando incarico della progettazione all’ingegnere Lo Ciuro, progetto approntato con celerità, ma mai finanziato e solo l’anno scorso si è provveduto ad acquistare un immobile sito nella piazza di Villadoro, ma mancano alcuni locali da adibire a deposito che sono in affitto; manca la tanto agognata palestra finanziata con 180 milioni delle vecchie lire dall’allora assessore regionale al Turismo Calogero Lo Giudice, ma i soldi furono assorbiti dal comune di Nicosia. I giovani non hanno il tanto sognato campo sportivo, di cui esiste progetto e si accontentano di un campetto ricavato su un terreno donato dalla compianta Santina Ruvuturso su sollecitazione di Peppe Cammarata”.
“Insomma – continua Edoardo Giuseppe Lenza – il cammino è lungo e faticoso ma se otterremo l’autonomia e di questo problema è stato informato il presidente della Regione Raffaele Lombardo , Villadoro ed i suoi abitanti potranno sperare in un futuro più roseo per la crescita socio-economico-culturale della frazione nicosiana. Faccio appello ai giovani affinché abbiano fede, ma anche loro devono combattere con tutte le loro forze affinchè si raggiunga l’autonomia amministrativa e si risolvano i tanti problemi della frazione”.
Si trova a circa 800 mt s.l.m., dista 18 Km dal comune Nicosia e circa 30 Km da Enna. E’ attraversato dalla strada provinciale n.19. Per raggiungere Villadoro seguendo la A19 PA-CT bisogna uscire allo svincolo di Enna, seguire la segnaletica per Calascibetta e proseguire fino ad incrociare la provinciale n. 19.