Catenanuova. Luca Salvo Parmitano andrà in orbita su una navicella russa

Catenanuova. Un temporaneo ritorno a casa per l’astronauta Luca Salvo Parmitano, impegnato nelle simulazioni di volo, in prospettiva al proprio viaggio programmato verso lo spazio, da Nasa ed Esa, previsto per maggio 2013. Una breve parentesi familiare, dunque, per il 34enne capitano dell’aeronautica militare, ieri a Catenanuova, per un momento di relax assieme ai propri parenti catenanuovesi, prima del rientro in Russia. Una buona occasione per saperne un po’ di più sull’infanzia vissuta a Catenanuova e una panoramica informale sul progetto dell’Agenzia spaziale europea che lo vede impegnato.

Perché Catenanuova è nei suoi ricordi?
«Perchè ho vissuto qui la mia infanzia, perché qui ho ancora tanti amici che sento periodicamente e soprattutto perché gli studi e la vita, con un po’ di rammarico, mi hanno portato lontano da Catenanuova e ogni contatto con questa cittadina oggi significa un ritorno a casa. Trovarmi qui è per me un ritorno al passato, fra giochi e spensieratezza e provo anche gioia dei cambiamenti che hanno trasformato la mia Catenanuova».

Lei ha realizzato i suoi sogni di bambino?
«Sognavo di volare nello spazio e oggi, grazie al mio impegno professionale e all’opportunità che l’Agenzia spaziale italiana ed europea mi ha dato, mi trovo a percorrere un sentiero, da giovane inimmaginabile, che è solo l’inizio d’una esperienza che mi porterà, nel maggio 2013, a volare sulla Soyuz fino alla Stazione spaziale internazionale assieme a tre russi e due americani. Spero di inviare dallo spazio un affettuoso saluto alla Sicilia, a Catenanuova e alla stampa locale per l’attenzione affettuosa nei miei riguardi». Un primato davvero importante per il capitano pilota Luca Salvo Parmitano, perché per sei mesi vivrà nello spazio, con una performance che riempirà d’orgoglio la Sicilia e i siciliani, per essere – dopo Malerba, Cheli, Guidoni, Vittori, Nespoli – il sesto italiano ad andare in orbita, ma soprattutto per essere il primo siciliano a unire in un ipotetico legame la Sicilia allo Spazio. «Vorrei per questo ringraziare – sottolinea Luca Parmitano – i miei genitori per i loro stimoli positivi e di sprone e le varie agenzie spaziali che con i loro insegnamenti hanno fatto in modo di migliorare anche l’uomo Parmitano».
Carmelo Di Marco

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