Agira. Dopo dieci anni padre Alessandro Screpis tornerà all’Abbazia di San Filippo e stavolta lo farà da parroco. Il giovane sacerdote assorino dal prossimo 1 ottobre si insedierà nella chiesa in cui prestò servizio dal 1998 al 2001 svolgendo il ruolo di diacono (‘98-’99) e di viceparroco. Il 36enne che dal 2005 è parroco della parrocchia “San Leone” di Assoro si dice stupito: «non mi aspettavo minimamente di essere trasferito e tantomeno di dover tornare ad Agira- esordisce – quando il vescovo mi ha comunicato la sua decisione sono rimasto un po’ turbato ma ho subito accettato per rispettare la volontà di Dio». Il dolore del distacco è fortissimo ma padre Alessandro è soddisfatto dei risultati ottenuti: «il bilancio è sicuramente positivo –afferma- sono stato voluto bene e rispettato, ho trovato una comunità che si è lasciata guidare, ho consolidato la mia vocazione e sono cresciuto spiritualmente. La mia priorità –continua- sono sempre stati i giovani, infatti 7 anni fa ho fatto partire il gruppo scout, e successivamente il ritiro spirituale della Tre Giorni Giovani e la scuola di evangelizzazione S. Andrea». Adesso una nuova avventura: «a mio avviso –spiega don Srepis -la prima cosa da fare in una comunità è tessere relazioni. E’questa la base per costruire insieme qualcosa di importante, servono rapporti basati sulla stima, il rispetto e la fiducia. Da sempre spendo molte delle mie energie per l’evangelizzazione e mi auguro che i fedeli agirini condividano le mie stesse aspettative di crescita spirituale». Il nuovo parroco dovrà affrontare anche i problemi strutturali dell’edificio di culto che necessità interventi urgenti e costosi, nell’ordine di alcuni milioni di euro: «Lascio un cantiere e dovrò aprirne un altro- conclude padre Alessandro- ad Assoro attraverso i fondi Por abbiamo ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni per ristrutturare la chiesa e i lavori sono ancora in corso, anche qui ci sarà da lavorare, ma Dio può tutto».
Luca Capuano