Agira. Il consigliere provinciale del Gruppo Federato Sebastiano Nicastro ha scritto al prefetto di Enna Giuliana Perrotta per segnalare lo stato di pericolosità in cui versano la strada statale 121 nel tratto Leonforte -Nissoria- Agira- Regalbuto e la strada statale 192 nel tratto Dittaino- bivio Raddusa. Riguardo alla prima arteria il consigliere agirino ha segnalato al rappresentante del governo in provincia di Enna diversi problemi urgenti da risolvere: le corsie di marcia vengono ristrette da arbusti e sterpaglie a causa dell’annosa carenza di manutenzione ordinaria del ciglio stradale, è insufficiente o manca del tutto la segnaletica orizzontale e verticale, è inoltre carente la manutenzione della sede viaria con il manto stradale che presenta numerose crepe e buche, ormai diventate l’incubo degli automobilisti. Riguardo alla seconda invece Nicastro ha voluto sottolinearne la pericolosità soprattutto in caso di piogge con smottamenti, frane e fanghiglia che la rendono pericolosissima e rischiano addirittura di comprometterne la praticabilità per lunghi periodi con gravo danno per le aziende e i proprietari terrieri della zona. Nel documento il consigliere informa il prefetto di aver già segnalato il problema alle autorità competenti nel 2010 senza però aver ottenuto risultati. In particolare risale al 17 maggio dello scorso anno una sua lettera all’Anas di Palermo e Catania seguita da numerose telefonate senza esito ai responsabili del compartimento catanese dell’azienda nazionale che è competente sul territorio provinciale ennese. Nonostante l’assenza di risposte concrete Nicastro il 4 ottobre scrisse anche alla polizia stradale di Enna chiedendo ed ottenendo un sopralluogo nelle due arterie statali. Ma alla relazione degli agenti non è finora seguito alcun intervento da parte dell’Anas. Adesso il politico agirino scrive di confidare nella “sensibilità del prefetto peraltro già ampiamente dimostrata in altre occasioni” e si dice “certo di un Suo autorevole intervento”. «Paghiamo le stesse tasse dei nostri connazionali del nord –afferma Nicastro- però se ci guardiamo attorno dappertutto notiamo che a livello di servizi sembriamo vivere in un altro paese. E’ ora di dire basta a questa discriminazione».
Luca Capuano