Purtroppo le virgolette che coronano la parola “meravigliosi” stanno a significare che i piatti (clipei) erano stati appositamente creati per ingannare l’archeologia in quanto risultarono falsi nelle decorazioni policrome. Ciò fece adirare il Dittatore e fu così che Centuripe cadde nel dimenticatoio e ad essa si impresse un marchio indelebile: “Centuripe città dei falsi”, quasi a dire che tutto quello che si ritrovava nella cittadina narrata da Cicerone era falso: falsi i vasi policromi, false le statuine fittili, falsi i cittadini, falso Cicerone quando elogiava i Centuripini.
Da allora ne è passato di tempo: la miseria del dopoguerra, la ripresa economica, ecc. ecc., oggi!
Cambiano i tempi e cambiano anche le condizioni: la crisi economica globale dilaga in tutto il mondo occidentale, soprattutto la provincia di Enna ne risente. Nel momento di maggiore crisi economica Centuripe ha le condizioni che non ha mai avuto, condizioni che potranno far veramente cambiare le sorti della collettività verso un’economia prevalentemente turistica:
un museo archeologico regionale per la città;
un albergo a quattro stelle e le case albergo;
non più falsari ma abili artigiani;
un parco archeologico urbano;
la creazione del Centro Commerciale Naturale;
Il riconoscimento di “Città d’arte”;
l’inserimento nel distretto turistico della Venere di Morgantina;
una collaborazione attiva con il CNR;
i primi scavatori non “clandestini”, i volontari di SiciliAntica, si inventano due campagne di scavo “Kentoripa 2009” e Kentoripa 2010” nel periodo di settembre, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza;
Tutto sembra funzionare a meraviglia!
A conferma di ciò l’Assessorato Regionale ai Beni culturali propone all’amministrazione comunale di anticipare lo svolgimento della campagna di scavi “Kentoripa 2011” nel mese di giugno anche per dare maggiore rilevanza mediatica ed ampia visibilità.
Persino il Corriere della Sera anticipa che “nelle prossime settimane e per tutto il periodo estivo, dovrebbero iniziare nuove campagne di scavo archeologico nel ricchissimo territorio della provincia di Enna, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Carmela Bonanno che si avvarrà di volontari di SiciliAntica, proseguendo un’ormai consolidata collaborazione. Oggetto dell’indagine archeologica dovrebbero essere Centuripe, Agira, Regalbuto,……….”
Il Centro Nazionale di Ricerche, come negli altri anni, dimostra il proprio interessamento per l’attività centuripina, e garantisce la presenza costante sullo scavo dell’archeologo Giacomo Biondi. L’associazione SiciliAntica si rende disponibile, come sempre a reclutare i volontari ed a supportare gli scavi; il privato mister Fiorenza (già definito Mecenate), proprietario dell’area si impegna a cofinanziare la campagna; l’amministrazione comunale comincia ad adottare tutti gli atti necessari per assicurare il vitto e l’alloggio ai campisti (copertura finanziaria, lavori di sistemazione della foresteria del Museo archeologico regionale, ecc.ecc.), presenta a tempo debito e abbondantemente in anticipo la richiesta di autorizzazione, ma ecco che qualcosa si inceppa: quello che l’anno prima si autorizzava, oggi si deve stipulare in convenzione, la convenzione deve essere approvata dal dipartimento, anzi no! Dall’ufficio di gabinetto dell’assessore, anzi no! Dal soprintendente sentito il Dirigente Generale!
Tutto va in fumo e con esso le speranze di una comunità con tanta voglia di rivalsa ed i desideri di tanti giovani “sognatori”!
Resta così Centuripe, sola, con il proprio parco archeologico arricchito di erbacce stagionali, diffidata anche a rimuovere uno solo di quei ramoscelli in quanto non ha competenza, condannata a “recludere” i dipendenti regionali (centuripini con tanta voglia di lavorare) all’interno dell’involucro edilizio del Museo Archeologico, schiava di funzionari”.
L’Amministrazione Comunale di Centuripe