Agira. Una Politica Agricola Comune più allargata a causa dell’ingresso nell’Ue di alcuni paesi dell’est Europa ma con le stesse risorse del 2005: questa la prospettiva per il settore dopo il 2013 emersa durante il convegno che si è svolto qualche giorno fa presso il cinema Marconi di via Cairoli dal titolo “Agricoltura e Zootecnia verso il 2013. Quale futuro dopo la Pac?”. Tra i relatori l’eurodeputato del Pdl Giovanni La Via che ha sottolineato l’importanza del Programma di Sviluppo Rurale rispetto alle altre fonti di finanziamento: “Ogni anno in Sicilia –ha detto- vengono spesi fondi Ue per un totale che oscilla tra i 560 e i 600 milioni di euro. Quelli regionali e statali ammontano invece a poche decine di milioni. Dal 2013, soprattutto a livello finanziario, cambierà tutto quindi incontri come questo servono a dare i giusti consigli ai capi azienda”. “Non aumentando le risorse si rischia di impoverire ulteriormente la già depressa agricoltura del centro Sicilia” – ha detto il sindaco di Agira Gaetano Giunta, un’opinione condivisa dal presidente provinciale della C.I.A Francesco Salamone che ha aggiunto: “c’è un anno di tempo per definire i dettagli di una riforma che segnerà il destino del settore per i prossimi dieci anni. Noi –ha continuato- chiediamo di sostenere maggiormente gli “agricoltori attivi” cioè quelli che vivono di agricoltura, investono e si assumono dei rischi rispetto a quelli che lo fanno come terzo o quarto lavoro”.
Luca Capuano