Agira. Contestata l’elezione del presidente all’opera pia “Scriffignano”

Agira. Tre dei sei componenti del Cda dell’opera pia “Scriffignano” lunedì sera hanno eletto il presidente nella persona dell’ex economo del comune Nunzio Provitina ma la decisione viene ritenuta illegittima dai due parroci che fanno parte del consiglio di amministrazione e da un terzo sacerdote, padre Pietro Scardilli, che ne è membro di diritto ma aspetta ancora la nomina da parte dell’assessorato regionale agli enti locali dopo la morte del suo predecessore padre Silvestro Nasca. In pratica si contesta il fatto che nessuno dei componenti designati dal sindaco sarebbe al momento in carica dal momento che la regione non li ha ancora nominati.
Nei giorni scorsi infatti il primo cittadino con la determina numero 34 ha revocato la precedente designazione di Gaetano Sgroi, Michele Palmisano (nella foto), Nunzio Provitina e Umberto Galtieri procedendo poi, nello stesso documento, a designare nuovamente i primi tre insieme alla new entry Giuseppe Calì al posto di Galtieri. A questo punto secondo i tre parroci in mancanza di novità dalla regione, i tre componenti del Cda presenti lunedì (oltre ai due parroci mancavano Galtieri, che fino a nuove disposizioni regionali rimarrà in carica e Calì perché non ancora nominato) non sarebbero stati legittimati a scegliere il presidente. Anche nel caso in cui i tre componenti fossero veramente ancora in carica, come sostiene l’amministrazione comunale, lunedì sarebbe ugualmente mancato il numero legale previsto dallo statuto (la metà più uno) visto che ne erano presenti tre su sei. Così ieri il consigliere d’opposizione Franco Marchese a nome dei suoi colleghi ha inviato all’assessorato regionale un telegramma in cui chiede un “intervento al fine di verificare eventuali anomalie presenti nell’atto deliberativo”.

Luca Capuano

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