Catenanuova. “La lontananza dalla terra natìa è un male oscuro sempre latente nel cuore degli emigrati e quando la distanza è tanta anche il ricordo diventa indelebile”. In questi giorni, a Villa Bosch, provincia di Buenos Aires, 10mila chilometri dalla Sicilia, è scomparso all’età di 78 anni, Giuseppe Bellone, fratello del parroco di Catenanuova, Natalino Bellone. Con commozione, il prete ne ha tracciato la figura : “Una storia di emigrazione la nostra, ma anche di lontananza, infatti un fratello era già in Argentina, ma già con la voglia di ritornare a Catenanuova e poi raggiunto nel 1950 da quest’altro fratello Giuseppe, ancora 17enne, che ha bisogno, come minorenne, della firma dei genitori per l’espatrio e poi il matrimonio, la nascita di un figlio e l’impegno sociale per 26 anni a favore di quell’associazione di catenanuovesi in Argentina denominata USICA (Unione siciliani di Catenanuova) che a luglio 2010 ha festeggiato 20 anni di vita.
Un’importante innovazione, quella di organizzare la prima festa del patrono S.Prospero a Villa Bosch in concomitanza a quella di Catenanuova nell’ultima domenica di settembre di ogni anno,un legame che continua ancora oggi con uno scambio di saluti e auguri attraverso il web. Importante il suo l’impegno verso tutte le associazioni siciliane in Argentina. Un legame forte e nostalgico con Catenanuova, appena realizzato solo due volte nella propria vita, nel 1974 per la mia ordinanza sacerdotale e nel 1992 in occasione di un viaggio organizzato dall’amministrazione del defunto sindaco Enzo Magistro che permise il soggiorno a Catenanuova per due mesi a 30 catenanuovesi d’Argentina lasciando nei loro cuori momenti che non hanno dimenticato. Sabato alle 18.30, nella chiesa Madre sarà officiata una messa in suffragio.
Carmelo Di Marco