Troina. La manifestazione che si è svolta sabato pomeriggio nella sala “Enrico Berlinguer” del circolo “Vittorio Fiore”, è stata la combinazione di un rapporto sull’attività svolta dal Pd in consiglio comunale e nella società civile e di una conferenza programmatica che, con largo anticipo rispetto alle elezioni amministrative del 2013 per eleggere il nuovo sindaco ed il nuovo consiglio comunale, avvia quel lavoro di lunga lena per la definizione del programma con il quale il Pd si presenterà agli elettori per chiedere ed ottenere il loro consenso per governare il comune di Troina dal 2013 al 2018. Ad aprire la manifestazione, coordinata da Pippo Macrì, è stato Fabio Venezia, segretario del locale circolo del Pd, che ha letto un minuzioso e puntuale rapporto sull’attività svolta dal gruppo consiliare e dal partito, in opposizione all’amministrazione di centrodestra, dal luglio 2008 al marzo 2011: 59 interrogazioni, 26 mozioni, 21 ordini del giorno, 25 emendamenti presentati ed approvati. Dopo Venezia, è intervenuto padre Tonio Calabrese, arciprete di Troina, che ha destato molta attenzione per gli argomenti di cui ha parlato e del modo accorato con il quale li ha affrontati. L’arciprete Calabrese ha lanciato un allarme sull’espansione del disagio sociale che colpisce non soli i ceti popolari, ma anche persino strati sempre più ampi di ceto medio. Giancarlo Amata, imprenditore edile e presidente della locale sezione della Cna, ha parlato delle difficoltà che stanno attraversando le imprese che fanno fatica ad accedere al credito. Amata ha lamentato anche il ritardo con il quale il Comune eroga gli incentivi finanziari alle imprese.
Dal 2001, il Comune di Troina riceve ogni anno una quota dei canoni che le compagnie petrolifere pagano alle Regione Siciliana per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi ricadenti nel territorio troinese. Per legge, queste risorse devono essere utilizzate per sostenere lo sviluppo economico e per interventi di ripristino nei luoghi dove sono installati gli impianti di perforazione del suolo per estrarre il metano. Sono somme consistenti di cui alle imprese ne viene erogata una piccola parte. Solo 3 bandi in 10 anno sono stati pubblicati per assegnare quest’incentivi, che sono ben poca cosa rispetto alle esigenze delle imprese. L’ultimo bando è stato pubblicato nel mese di maggio del 2010, ma ancora non se parla di erogare tali somme. E’ fallimentare la politica degli incentivi alle imprese attuata dalle amministrazioni comunali di centrodestra e di centrosinistra, che si sono alternate alla guida del Comune di Troina dal 1998 ad oggi. Bisogna pensare ad usare queste somme per servizi ed infrastrutture a sostegno dell’intero sistema delle imprese e non per erogare contributi a singole imprese. Donatella Greco, che lavora all’Irccs dell’Oasi come medico, ha parlato delle difficoltà dell’Oasi, riconducibili principalmente al fatto che l’Oasi riceve, con enorme ritardo quanto, per i servizi resi, le deve la Regione Siciliana. Greco ha auspicato la creazione di un ampio schieramento di forze sociali e politiche a sostegno dell’Oasi. Troina sarebbe stata diversa da quella che è stata nella seconda metà del Novecento e nel primo decennio di questo secolo, se non ci fosse stata l’Oasi. Ma ora l’Oasi è ad una svolta. La chiusura di Oasi Tv e la cassa integrazione per il lavoratori della tipografia Villaggio Cristo Redentore e dell’editrice Oasi Città Aperta del gruppo Oasi fanno presagire che, d’ora in avanti, l’Oasi concentrerà la sua attività nel settore della sanità, che è il suo core business, ed abbandonerà tutte le altre. Tutto questo avrà una ricaduta negativa non trascurabile sull’economia locale. Due sociologi, uno olandese (Anton Jansen) ed un sudafricano che insegna in Canada (Clifford Jansen), in un loro studio su Troina, analizzando il rapporto del paese con l’Oasi, sono giunti alla conclusione che dal punto di vista economico l’Oasi rappresenta per Troina, nello stesso tempo, una risorsa quando va bene ed una minaccia quando va male. C’è del vero in quest’ossimoro. Simone Amata, il segretario dei giovani democratici troinesi, ha parlato dell’azione svolta dai giovani democratici troinesi per sollecitare la realizzazione del progetto della provincia di Enna di ampliare l’edificio scolastico dell’IISS Ettore Majorana con altre 10 aule dove trasferire il liceo scientifico, che attualmente è in un immobile preso in affitto. Nel dibattito che n’è seguito sono intervenuti in molti. Franco Pacino, il segretario dei socialisti, ha messo in risalto il ruolo suo partito nella coalizione di centrosinistra. Francesco Suraniti ha voluto rimarcare la necessità che il Pd non perda le caratteristiche di partito di sinistra. Giovanni Suraniti, presidente del Consiglio Comunale, ha detto di condividere l’allarme sull’espansione del disagio sociale lanciato da padre Tonio Calabrese ed ha ripreso la questione dell’Oasi affermando che, da parte dell’istituzione che lui rappresenta, non è mai venuta meno la disponibilità a spendersi per aiutare l’Oasi. E’ intervenuto anche Luigi Bottitta, uno degli animatori del comitato cittadino, che ha riconosciuto la presa che ha l’Oasi sull’economia locale e l’evoluzione che c’è stata nei rapporti tra l’Oasi ed i partiti di sinistra. Francesco Cantale, consigliere comunale del Pd, è ritornato sui temi dello sviluppo economico confrontando il sistema economico troinese con quello di alcune realtà locali del Veneto, che pur essendo in crisi, sta molto meglio del nostro che è invece in grande affanno ed avviato ad un inevitabile declino. Cantale ha accennato anche alla necessità di mettere mano ad un serio riordino degli uffici e dei servizi del Comune perché, fra qualche anno, molti impiegati andranno in pensione. Infine è intervenuto Cristian Pagana, giovane democratico, studente universitario di scienze infermieristiche, parlando delle difficoltà a trovare lavoro che costringe i giovani ad emigrare. La sfida da affrontare e vincere è quella di promuovere processi di sviluppo che, qui a Troina, creino occasioni di lavoro per i giovani. Molti le questioni che sono state enunciate nel corso della manifestazione. Ma non basta individuare ed enunciare le questioni. Per un partito come il Pd, che è il perno della colazione di centrosinistra che intende riportare alla guida del Comune, non basta individuare ed enunciare i problemi. Questioni come quelle dello sviluppo economico per la crescita delle imprese e dell’occupazione, di un welfare locale che assicuri benessere sociale ai cittadini troinesi, di una messa a punto della macchina amministrativa, dell’assetto urbanistico e territoriale di Troina devono essere studiate con attenzione ed in profondità per formulare soluzioni da proporre come programma agli elettori nelle elezioni del 2013. Del resto un partito, se non vuole ridursi miserevolmente ad un estemporaneo comitato elettorale, deve gramscianamente agire e pensare come un intellettuale collettivo.
Silvano Privitera