Con la spassosa presentazione del professore Salvatore Longo che ha trovato una rima per ogni ballerino ed ha rievocato tante tradizioni e attività del passato, i componenti del gruppo si sono esibiti in balli e canti degli anni ‘20, ‘30 e ‘50 oltre che in simulazioni di antichi mestieri con titoli rigorosamente in dialetto: “a vicenna” (ovvero la prenotazione), “a marranzanata”, “a malandrina”, a “vinnigna”, “u pistari”, “tri tri”, “a pisatura”, “A nicusiana” e “u ballu do fistinu”. Il gruppo ha riscosso parecchi consensi suscitando interesse e curiosità e raccogliendo scroscianti applausi.
Dopo l’esibizione degli adulti c’è stato anche spazio per i ragazzi della scuola media che hanno seguito le lezioni di Lauceri e presto andranno al raduno dei gruppi folk di Chianciano. In chiusura il presentatore ha chiesto ed ottenuto un assolo di ”friscaliettu” ed è stato cantato l’inno di Mameli.
«E’ un gruppo che si documenta, fa ricerche, per scovare gli antichi balli, canti e costumi» – ha detto Longo mentre il presidente Lauceri ha ribadito la necessità di avere una sala in cui provare ed ha chiesto un aiuto all’amministrazione comunale. A fine serata il gruppo ha ricevuto dal sindaco Gaetano Giunta la pergamena che certifica il riconoscimento di gruppo di interesse comunale.
Luca Capuano