Enna. Licenziamenti per 200 dipendenti dell’Ato Rifiuti?
* Enti-Associazioni-Sindacati - 27/02/2011
Enna. E’ scoppiata la “bomba occupazionale” all’interno dei lavoratori dell’Ato Rifiuti, visto che si prevedono circa 200 licenziamenti tra lavoratori ecologici ed amministrativi nei prossimi giorni. L’incontro è avvenuto nella sede dell’Ato Rifiuti tra i componenti la commissione liquidazione, ingegnere Margiotta e l’avvocato Azzolina, di SiciliAmbiente, Barbano e Marchì ed i rappresentanti sindacali La Valle per la Cgil, Petracalvina per la Cisl, Zingale per la Fiadel e Cantoni per l’Ugl. I dirigenti dell’Ato Rifiuti hanno comunicato che, rispetto alla riunione del 2 febbraio, è cambiato sostanzialmente l’indirizzo dell’assemblea dei sindaci, che sostanzialmente insiste sul costo del servizio a 18 milioni di euro, ed in queste condizioni è anche evidente che bisogna ridurre il personale a disposizione, lasciando solo quello necessario per poter assolvere al servizio. L’incontro è stato abbastanza infuocato ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno comunicato lo stato di agitazione di tutto il personale e per martedì primo marzo la possibilità di uno sciopero generale che interesserà sia gli operatori ecologici che anche il personale amministrativo con la restituzione ai comuni del personale che si trova a comando. Nonostante le tante assicurazioni che sono arrivate da parte dell’assemblea dei sindaci e da ogni parte di non procedere a licenziamenti, a distanza di mesi, ecco arrivare la “bomba occupazionale “, che prevede il licenziamento di circa 200 dipendenti con tutte le conseguenze del caso. L’assemblea dei sindaci, nonostante i tanti pareri diversi, conti alla mano, insiste nel sostenere che il servizio di raccolta dei rifiuti in provincia di Enna deve avere un costo di 18/19 milioni di euro, mentre la realtà è diversa perché di milioni ce ne vogliono di più ed in tal senso si è espressa la commissione di liquidazione, che potrebbe decidere, tra qualche giorno di lasciare l’incarico, senza contare che si continua a non parlare di raccolta differenziata, nonostante sia uno dei punti qualificanti del servizio, quello che potrebbe veramente far diminuire il costo del servizio e di conseguenza la diminuzione delle tariffe e delle bollette. La riunione che si è consumata con l’abbandono da parte dei Sindacati è un segnale molto pericoloso, dalla prossima settimana si potrebbe incominciare a parlare di emergenza rifiuti perché i dipendenti sono decisi ad uno sciopero ad oltranza, rifiutando, in maniera energica, che si possa passare al licenziamento di metà del personale.