Barrafranca. Il momento di grande fibrillazione nel Pd regionale e provinciale finisce per influenzare anche le sezioni comunali e, di conseguenza, i consiglieri. A Barrafranca il consigliere del Pd Totuccio Ferrigno, qualche giorno fa, ha criticato sia i consiglieri di maggioranza di centrodestra, che a suo dire utilizzano “la sede del consiglio comunale per consumare vendette politiche e personali”, sia quelli di centrosinistra, di cui lui fa parte. “I consiglieri di centrosinistra invece di denunciare all’opinione pubblica – ha dichiarato- il fallimento di questa maggioranza, utilizzano il metodo delle tre scimmiette: non vedono, non sentono e non parlano”. Non solo. A Ferrigno, riferendosi all’assise dove si doveva discutere della mozione di sfiducia della presidenza del consiglio comunale, rinviata poi al 10 marzo, presentata da 12 consiglieri di maggioranza, non è andato giù il fatto che “durante la seduta consiliare è stato dichiarato che il Pd avesse individuato nel Pdl la speranza per governare”. “È stato un gravissimo errore –ha commentato Ferrigno- che chi avrebbe dovuto tutelare l’immagine del partito in consiglio comunale non l’abbia fatto, così come è inquietante constatare che il partito stesso ad oggi non abbia preso posizione su quella infamante dichiarazione. La mia reazione è stata irrefrenabile per evitare che tra i nostri elettori si formi la convinzione che anche l’area democratica del Pd che io rappresento sia complice nel sostenere questa incredibile ipotesi di inciucio. Rassereno gli elettori del Pd: nessun segretario potrà mai autorizzare alcun apparentamento con il Pdl. Se poi qualcuno ha già pensato di “prostituirsi”, politicamente parlando, è libero di farlo, ma a titolo personale, non certamente utilizzando i valori e gli ideali del Pd”. Alle dichiarazioni di Ferrigno non si è fatta attendere la risposta, in salsa piccante, del capogruppo del Pd in consiglio comunale, Giuseppe Vetriolo. “Il Partito Democratico –scrive in una nota Vetriolo- è chiaro per tutti che non ha deciso di prostituirsi con partiti del centrodestra, cosa più volte ribadita nei confronti interni. Purtroppo, qualcuno da tempo diserta tali incontri, forse perché ormai non gli è riconosciuto un ruolo di leadership o perchè è alla ricerca di celebrità. Se per 20 anni abbiamo perso le amministrative sarà di qualcuno la responsabilità, non certo di chi ha avuto un ruolo marginale o secondario all’interno dei partiti di centrosinistra, o delle più giovani generazioni. Inoltre, possiamo anche constatare che da tempo qualcuno cerca di sminuire l’operato del Pd e, piuttosto che aiutarlo, lo critica e lo demonizza all’esterno; questo stato di cose permette ad ognuno di dire ciò che vuole nel partito. Ciò evidenzia come non vi sia la volontà di costruire uno schieramento sano, che discuta dentro gli organismi e non faccia uscite pettegole sulla stampa. La politica deve essere fatta con spirito solidaristico –continua la nota-, deve essere al servizio della gente e dare loro delle risposte che molto spesso tardano ad arrivare; bisogna vivere il Consiglio comunale, stare lì dall’inizio alla fine, affrontando le difficoltà e i problemi che si presentano, non fuggendo due secondi dopo essere stato chiamato l’appello. Questo mi fa riflettere molto: sono il più giovane consigliere del Pd e del Civico consesso, rispetto il partito e le istituzioni, sto in consiglio e cerco di svolgere il mio ruolo nel miglior modo possibile, cosa che molti ormai non fanno più da tempo. Non è mio stile rispondere a nessuno con dei comunicati stampa, ma dopo che il Pd e il suo gruppo consiliare, che rappresento, ha dovuto subire constanti illazioni ed essere esposto al fuoco amico ormai dal mese d’aprile, era necessario dire ai cittadini come stessero le cose. Ripeto qualcuno ha perso smalto e credibilità e cerca di ricollocarsi a centro della discussione con accuse gravi ed infamanti per chi sta dentro al partito e per chi vive e partecipa la vita di esso. Il Pd che sognavamo e che dobbiamo realizzare –conclude la nota- è un partito partecipato, che sia riferimento a Barrafranca, che elabori proposta politica e che alle prossime amministrative ci porti a governare perché la città ne ha tanto bisogno. Questo si può fare solo facendo azioni responsabili da veri dirigenti quali dovremmo essere”.
Giacomo Lisacchi