Il Palagiovani di Barrafranca a Don Pino Puglisi
Barrafranca - 18/02/2011
Barrafranca. “Si realizza un sogno. Apprendiamo con grande soddisfazione che l’attuale amministrazione ha provveduto ad appaltare i lavori per la realizzazione del Palagiovani di Barrafranca”, comunica il Consigliere comunale Totò Marchì.
L’idea nacque dalla voglia di offrire ai giovani ed, in particolare, ai giovani artisti la possibilità di avere una ”location” dove potere affinare le arti della musica, della poesia, del teatro, della pittura.
A suo tempo l’amministrazione Marchì aveva appena provveduto alla realizzazione di uno storico piano di disdette di tutti gli affitti passivi di locali utilizzati dal comune ed aveva provveduto alla ristrutturazione di locali di proprietà del comune inutilizzati per destinarli ad uffici comunali.
Lo stesso storico edificio sito nel viale Signore Ritrovato e adibito ad autoparco ed officina mezzi venne liberato e l’autoparco venne trasferito nell’attuale Centro Servizi (ex amandes).
L’idea di realizzare un laboratorio musicale, teatrale ed artistico per i giovani barresi come struttura aperta per attività finalizzate a far crescere la cultura della legalità e della lotta alla mafia venne accolta con grande entusiasmo da tutto il mondo associazionistico.
Il progetto – affidato ad una giovane e valente progettista locale, l’arch. Talita Orofino – fu finanziato con regolare decreto dall’on.le Gianfranco Miccichè, allora Vice Ministro all’Economia con un importo di circa 450.000,00 euro. Il finanziamento, come risulta dagli atti, non è andato mai perso ma ha seguito la normale prassi ministeriale dopo la trasmissione degli elaborati progettuali esecutivi.
Conclude l’avv.Totò Marchì: “Per rafforzare ancora di più il connubio cultura-legalità decidemmo di intitolare, con apposita determinazione sindacale, il Palagiovani a Don Pino Pugliesi per indicarlo come esempio perenne alle nuove generazioni, come un testimone dei nostri tempi, un uomo che pagò con la vita la sua dedizione agli impegni pastorali dedicandosi con particolare attenzione alla lotta contro la mentalità mafiosa e contrapponendo una cultura dell’amore e della legalità.
Un grande saggio come Cicerone diceva ut sementem feceris ita metes”.