Decreto Comuni a vocazione turistica: Enna e Piazza Armerina, Sperlinga resta fuori dai borghi più belli d’Italia
Piazza Armerina - 14/02/2011
Le nove città capoluogo di provincia della Sicilia, i comuni siciliani che rientrano nel club dei borghi più belli d’Italia (n.d.r: Sperlinga rimane fuori) riconosciuti dalla Consulta del turismo dell’Anci, insieme ai centri che vantano beni dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, le isole minori e 24 centri di “conclamata storica valenza turistica”.
Sono 57 i comuni siciliani che il decreto firmato dall’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, individua come localita’ a vocazione turistica. Altri se ne potranno aggiungere, se saranno in possesso delle caratteristiche e dei requisiti fissati dal bando approvato con lo stesso decreto, che sara’ pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
“Queste localià – dice Tranchida – saranno inserite nel Piano settoriale per l’attivazione delle linee di intervento del Programma operativo Fesr 2007/2013, che e’ uno strumento di programmazione delle misure comunitarie riferibili all’assessorato al Turismo. Questo riconoscimento comporta, quindi, un elemento di premialità per ottenere i finanziamenti comunitari che saranno messi a bando per riqualificare e diversificare l’offerta turistica. E’ un provvedimento che punta a valorizzare le caratteristiche e le tipicità culturali, ambientali e monumentali di questi centri per svilupparne le capacità di attrazione turistica, utilizzando al meglio le risorse comunitarie che il Po Fesr mette a nostra disposizione per questo settore che è trainante per l’economia siciliana”.
Accanto ai capoluoghi di provincia (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani), il decreto riconosce località a vocazione turistica i comuni di Brolo, Castelmola, Cefalù, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d’Alunzio e Savoca, in quanto rientrano compresi tra i borghi che la Consulta del Turismo dell’Anci riconosce come i più belli d’Italia; Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, nelle isole Eolie, Caltagirone, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Scicli, Sortino, che detengono beni dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco; Lampedusa, Favignana, Pantelleria, Ustica, per la loro particolare localizzazione paesaggistica e Acireale, Erice, Giardini Naxos, Milazzo, Sciacca, Taormina, Salemi, Monreale, San Vito Lo Capo, Marsala, Ribera, Menfi, Giarre, Paternò, Vizzini, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Castelbuono, Petralia Soprana, Gangi, Pollina, Piana de gli Albanesi, Avola, Mazara del Vallo, per la loro conclamata, storica, valenza turistica.
“Per verificare l’esistenza di altre località da inserire nel piano settoriale, con il decreto “aggiunge l’assessore – e’ stato approvato il bando per consentire ai comuni interessati di presentare una manifestazione di interesse. Sono fissati con precisione parametri oggettivi. Per essere inseriti, i comuni ne devono possedere almeno quattro. Sarà una commissione a valutarne l’effettivo possesso”.
Secondo il decreto, queste sono le caratteristiche richieste: l’adeguata presenza di beni culturali, artistici e architettonici; la collocazione all’interno di parchi regionali; la localizzazione paesaggistica e naturalistica, la persistenza e la tutela dei centri storici, l’adeguata dotazione infrastrutturale alberghiera (che comprende alberghi, agriturismi, turismo rurale, paesi-albergo, case vacanza, bed and breakfast); l’organizzazione, da oltre un triennio di manifestazioni, rassegne o grandi eventi culturali e un’adeguata presenza turistica, in base ai dati riferiti agli ultimi tre anni.
Questo decreto sostituisce quello varato nel mese di agosto del 2010, che l’assessore Tranchida revocò, nel novembre successivo, per individuare, dopo aver sentito i rappresentanti dell’associazione dei comuni (l’Anci) e delle associazioni di categoria del turismo, nuovi criteri di selezione basati su parametri certi e quantificabili, che rispecchiassero la reale capacita’ di attrazione turistica delle località.