Calascibetta. Continuano i disagi per diverse famiglie di Calascibetta a causa delle numerose infiltrazioni d’acqua. I problemi, che sarebbero scaturiti presumibilmente a seguito dei lavori di rifacimento della rete idrica, si sono verificati nella parte alta del paese. Ad avere avuto le conseguenze maggiori sono stati soprattutto gli immobili che in parte si trovano sottostanti le arterie. E non sono pochi vista la conformazione morfologica di Calascibetta, un paese fatto di sali e scendi. L’acqua piovana, si è appreso da serie indiscrezioni, si sarebbe fatta strada lungo il tratto interessato dai lavori per il rifacimento della nuova condotta dell’acqua potabile. L’attuale ristrutturazione (non elegante) del manto stradale, chiamato asfalto di cantiere, avrebbe spianato in qualche modo la strada all’acqua piovana che si sarebbe infiltrata nel sottosuolo provocando seri danni alle abitazioni. Solo con il rifacimento del nuovo e definitivo tappetino d’asfalto (presumibilmente con l’inizio della primavera) il problema si dovrebbe risolvere, sarebbe stato detto. Ma intanto sono diverse le case danneggiate, alcune delle quali ristrutturate da poco tempo. In passato abbiamo segnalato dalle pagine del nostro giornale altri disagi, quelli degli automobilisti che si trovano a transitare lungo delle strade che sembrano delle trazzere. “E’ un disastro. Chi pagherà i danni”, si continuano a chiedere i cittadini. E in molti sono pronti a giurare che la vicenda finirà con l’intervento degli avvocati. Ma i problemi non finiscono qui. Attorno al circondario della piazza dell’Itria, in via San Michele e lungo via Ragusa ci sono altre famiglie in allarme. La causa è sempre uguale: infiltrazioni d’acqua. I tecnici di AcquaEnna, la società che sta operando da diversi mesi per rifare tutta la condotta idrica, sono al lavoro. Stanno cercando di capire cosa sia potuto succedere. Sul posto stanno lavorando anche i tecnici del Comune. Solo ieri, a quanto pare, si è saputo che dovrebbe trattarsi di una perdita proveniente dalla condotta. Gli esperti lo hanno capito perché attivando la chiusura della condotta, sono cessate le infiltrazioni d’acqua nelle abitazioni. Adesso però occorrerà individuare il punto esatto del guasto. E se da un lato, giustamente, protestano le famiglie che hanno subito i danni alle abitazioni, dall’altro si sfogano quelli che da quasi una settimana sono senza acqua, rimasta chiusa per dare possibilità ai tecnici e agli operai di AcquaEnna di operare nei luoghi sinistri. La gente è dovuta ricorrere, forzatamente, ai vecchi sistemi. Ovvero utilizzando i bidoncini per andare a rifornirsi d’acqua potabile dalle sorgenti naturali.
Francesco Librizzi