Sulla vicenda il sindaco ha commentato: “Si è trattato di un turn-over programmato, ma ulteriori sviluppi potranno verificarsi nei prossimi mesi, quando si farà il punto sui programmi e sulla progettualità futura, ma c’è anche oggi l’esigenza di un risparmio che passa attraverso una revisione economica sui responsabili dei vari servizi”. Di diverso avviso e più cruda l’analisi fatta in un documento dalla locale direzione della sezione UDC Casini di Catenanuova, che scrive: “Consumata una farsa dal sindaco che prima certifica il fallimento suo e della giunta, azzerandola,causa mancata coesione e sinergia nell’impegno individuale degli assessori e poi riconfermandola, lasciando fuori il solo Mazzaglia, come se fosse l’origine di tutti i mali amministrativi, ma col pretesto di un risparmio forzato dovuto al ridimensionamento dei conferimenti di Stato e Regione, come se, il primo cittadino, non fosse avvezzo a dissipare le misere risorse che dispone il comune. Tutto ciò mentre la comunità soffre l’assenza di un consiglio comunale, con degli amministratori che si ostinano a governare pensando di non trovare ostacoli sul cammino, ma oggi l’amministrazione ha dimostrato di essere “un barchetta senza nocchiere in balìa delle correnti!”, un peso morto a carico della collettività incapace di programmare un solo progetto di crescita. Allo stato attuale l’unico modo per rendersi utili alla collettività e quello di tornarsene a casa e indire nuove elezioni”.
Carmelo Di Marco