Inarrestabile la diminuzione degli abitanti di Troina
Troina - 04/01/2011
Troina. E’ lenta, ma sembra proprio inarrestabile la diminuzione del numero degli abitanti di Troina, che è sceso da 9732 del 1° gennaio 2010 a 9704 del 1° gennaio 2011. Questo decremento del numero degli abitanti non è mitigato dall’incremento degli stranieri iscritti nei registri anagrafici del paese, che al 1° gennaio 2010 erano 88 mentre al 1° gennaio 2011 sono 101. I più numerosi degli stranieri residenti, e regolarmente registrati, sono i rumeni di cui se ne contano 62. Ci sono inoltre: 11 tunisini, 9 ex iugoslavi, 5 cinesi, 5 tedeschi, 2 polacchi, 1 brasiliano, 1 francese, 1 britannico,1 moldavo, 1 albanese, 1 burundese ed 1 russo. Distinti per sesso, 64 sono donne e 37 uomini. Questi numeri sono degli indicatori delle silenziose trasformazioni che da un paio di decenni stanno avvenendo nella società troinese, ma di cui si stenta ad averne una piena consapevolezza. A fare da traino a questo flusso di immigrati sono le donne, che trovano lavoro in paese prevalentemente come badanti di anziani. Ci sono in paese delle strutture residenziali per anziani (2 comunità alloggio per 20 anziani, una casa albergo per 14 anziani ed una casa di accoglienza che ospita anche anziani), c’è un servizio pubblico di assistenza domiciliare per alcune decine di anziani. Ma è troppo poco se si pensa che gli anziani con oltre 65 anni di età sono il 25% dell’intera popolazione residente in paese. Quelli che hanno più di 80 anni sono 679. Ed in questo gruppo di anziani che si concentrano le persone non autosufficienti, che hanno più bisogno degli altri di essere assistite. L’invecchiamento della popolazione troinese è un processo irreversibile ed è una diretta conseguenza del fatto che i troinesi fanno meglio figli che in passato, che le persone vivono più a lungo e che i giovani, con un grado di istruzione medio-alto, vanno a cercare lavoro all’estero o in una delle città del Nord Italia dove si insediano definitivamente e da dove non tornano più in paese. La prevalenza delle donne sugli immigrati, che dai loro paesi, soprattutto da quelli dell’Europa orientale, vengono a Troina per fare le badanti di anziani, è un indicatore di tali processi che investono la struttura del paese e di una carenza del sistema di welfare pubblico ed anche privato rispetto alle dimensioni che sta assumendo quest’inarrestabile, incisivo e radicale processo di diminuzione ed invecchiamento della popolazione troinese.
Silvano Privitera