Calascibetta. Prima le polemiche in Consiglio comunale, poi le denuncie in piazza Umberto I riportate in un manifesto. Il Partito democratico xibetano attacca l’Amministrazione comunale per la scelta di attivare un mutuo per l’installazione del fotovoltaico a servizio di quattro edifici comunali, ossia: il Municipio, l’Impianto Sportivo di contrada Pianolonguillo e i plessi di scuola Elementare e Media. Il Pd ha criticato la scelta di chiedere l’assistenza economica alla Cassa Depositi e Prestiti, spiegando che l’opera si potrebbe realizzare tramite terzi. Ovvero mediante delle ditte che sgravano il Comune da ogni forma di investimento. Una scelta quest’ultima che in ogni caso richiede una gara ad evidenza pubblica. Le società si ripagano il costo dell’opera, e dei servizi erogati, con una parte del risparmio energetico. Ma per capirci meglio, poiché il dover di cronaca impone di ascoltare le due parti, abbiamo sentito il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Calascibetta, l’ingegnere Michelangelo Mantegna, che si è occupato dello studio sulla valutazione energetica e del progetto preliminare. “Non è poi vero che le società energetiche realizzano i lavori gratuitamente, senza guadagnarci – ha esordito l’ingegnere Mantenga – va ricordato infatti che lo Stato interviene con dei contributi. Quei soldi finirebbero nelle casse della società energetica, anziché in quelle del Comune. Con i contributi statali invece, non solo il Comune pagherebbe le rate del mutuo ma avrebbe anche dei ricavi, oltre al fatto che, per due decenni, non spenderebbe il denaro per l’erogazione dell’energia elettrica”. Andiamo comunque per ordine: i pannelli fotovoltaici, costituiti di silicio monocristallino ad alta efficienza ed elevata resa, serviranno quattro edifici, il cui costo annuo del’energia elettrica si aggira intorno ai 15 mila euro, e saranno collocati sull’edificio della scuola media e in quello sportivo. Ma quanto costerà l’opera? “In quindici anni (tanto durerà il mutuo, con un tasso del 4 per cento), il Comune – prosegue Mantegna – pagherà circa 500 mila euro, così suddivisi: 400 mila euro il prestito e la progettazione; 62 mila euro gli interessi; 18 mila euro le spese di assicurazione; 15 mila euro un anno di costi Enel, visto che il comune inizierà a guadagnarci dal secondo anno”. Ma se in quindici anni si spenderanno circa 500 mila euro, quale sarà il guadagno del Comune? La risposta dell’ingegnere capo del’Utc di Calascibetta è stata: “Ne spenderà 500 mila euro, ma li recupererà tramite il contributo dello Stato che, nel corso di 20 anni, sarà di circa 665 mila euro”. Inoltre, Mantegna, precisa: “Adesso, per l’aggiudicazione dei lavori, ci sarà una gara d’appalto, questo comporterà un ribasso rispetto ai 400 mila euro previsti inizialmente e, dunque, altro guadagno per l’Ente. Infine, il Comune xibetano, esentato dal pagamento delle bollette e considerati anche i possibili aumenti dell’energia elettrica, da qui a 20 anni, risparmierà, secondo il calcolo di valutazione energetico, ulteriori 390 mila euro”.
Francesco Librizzi